«Un dato è emerso anche oggi con inoppugnabile certezza.
La rete di Ferrovie del Sud Est, con i suoi 474 chilometri di linea, la capillarità nel territorio pugliese, gli importanti investimenti in atto grazie anche alle risorse previste nel Piano nazionale di ripresa e resilienza, il modello di integrazione ferro-gomma che ne fa l’operatore integrato più rilevante in Italia, rappresenta un patrimonio della mobilità sostenibile di straordinaria rilevanza che dobbiamo essere capaci di sostenere e valorizzare».
Questo quanto dichiarato dal viceministro alle Infrastrutture e Mobilità sostenibili, Teresa Bellanova, dopo l’incontro di ieri al ministero con i vertici di Ferrovie del Sud Est, il presidente Luigi Lenci, l’amministratore delegato Giorgio Botti, e con il direttore Affari Istituzionali e Regolatori di Ferrovie dello Stato, Francesco Parlato.
«È stato un momento di confronto e di scambio utile e proficuo - ha proseguito Bellanova - necessario per comprendere lo stato dell’arte anche rispetto al rinnovo del contratto con la Regione Puglia, in scadenza a dicembre, e su come sostenere il lavoro di rilancio in atto e la strategia di riposizionamento. Obiettivi strategici su cui dovremo continuare a lavorare, questo è il nostro impegno, sia con i vertici di FSE e il Gruppo Ferrovie che con la Regione Puglia il cui ruolo è centrale e il cui apporto è determinante».
«È evidente - conclude Bellanova - che sugli obiettivi inciderà in modo rilevante la capacità di riportare sul treno sempre più cittadini pugliesi, rafforzando il modello integrato e interoperabile».


