Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.
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Questa settimana vi proponiamo una rubrica lievemente differente da solito: ci sarà sempre Top e Flop, ma questi riguarderanno... la stessa notizia! Si, e vi spieghiamo anche perché, partendo dal flop. Continuate a leggere.
TOP – Trenitalia e giornata dell'ambiente
Ormai c'è una giornata mondiale per qualsiasi cosa, dalle questioni serie fino a vere cialtronate. Quella dell'ambiente, il 5 giugno, non appartiene alla seconda categoria chiaramente, ma anche in questo caso c'è modo e modo di celebrarla.
Ci piace molto la scelta fatta da Trenitalia: non chiacchiere ma azione. Quella di FS è stata di vendere biglietti regionali scontati al 50% su tutta la rete per tutto il 5 giugno.
«Il Gruppo FS offre la possibilità di spostarsi in treno pagando la metà del biglietto ordinario, per tutte le destinazioni e su tutti i treni regionali, regionali veloci e metropolitani di Trenitalia e Trenitalia Tper.
Finalmente una mossa di sostanza, concreta, e non soltanto qualcosa di facciata. Un modo anche di ricordare a tutti l'importanza che la mobilità sostenibile ha in un mondo affetto dall'inquinamento come quello in cui viviamo al giorno d'oggi.
Piccola nota di demerito alle altre aziende di trasporto che non sono giunte a simili proposte. Nessuno pretendeva il 50% di sconto da tutti, ma qualche promozione poteva starci. Trenitalia stavolta, insomma, è stata davvero brava.
Flop – Trenord e mancanza di soluzioni
A riportare alla ribalta un importante problema sui treni di mezza Italia, in particolar modo nelle aree metropolitane è Andrea Monti, vicecapogruppo della Lega in Regione e vice presidente della commissione Trasporti a Palazzo Pirelli.
Parliamo dei riders, di quei lavoratori insomma che si spostano per la città per consegnare cibo o altro a domicilio. Monti ha parlato di una «situazione pericolosa» con «centinaia di riders con relative bici a bordo dei treni Trenord».
«Il 60% del parco treni locale non è attrezzato per un trasporto massiccio di bici. Ciò nonostante, su specifiche tratte e in precisi orari di punta assistiamo all’assalto quotidiano di 50-100 riders sui treni diretti a Milano, zaino in spalla e bici appresso. E nei giorni festivi, quando c’è il boom delle consegne a domicilio, si arriva a circa 900 riders che intasano principalmente cinque linee Trenord».
Monti scagiona Trenord: «il problema non è certo la mancanza di treni, ma la mancanza di educazione dei riders che, come denunciato dai responsabili della sicurezza di Trenord, in sprezzo a qualsiasi regolamento ferroviario adottano comportamenti pericolosi».
Ora, a noi di chi sia la colpa interessa poco. È evidente però che se c'è una nuova necessità di trasporto (quella dei riders) Trenord o chi per lei deve trovare una soluzione per poter far viaggiare tutti in sicurezza, com'è giusto che sia quando si paga per un servizio. Sui treni regionali non si dovrebbe mai assistere a dinamiche dal selvaggio west: se ci sono, occorre intervenire. Flop!


