Due anni e mezzo dopo l'istituzione di un consorzio per sviluppare il prototipo di un treno regionale autonomo in Francia, SNCF ei suoi partner Alstom, Bosch, Spirops, Thales e il Railenium Technology Research Institute lanciano il loro treno prova.

A inizio anno un treno regionale Regio 2N è stato modificato e attrezzato per le prove dal sito Alstom di Crespin (ex Bombardier). Vari sensori, telecamere, radar e lidar (rilevamento laser) sono stati installati per raccogliere dati essenziali per il progetto. Le prime prove si sono svolte nell'arco di una settimana, all'inizio di marzo, tra Aulnoye e Busigny e tra Busigny e Calais (nel nord della Francia). Il prototipo di treno regionale Regio 2N ha viaggiato su un binario commerciale, con a bordo ingegneri e tecnici del progetto.

Le prove includevano test di: Sistemi di percezione e riconoscimento dei segnali posti lungo il percorso; Sistema di geolocalizzazione, in particolare via satellite, che fornisce la posizione precisa del treno. Durante questa prima fase, i sensori e le apparecchiature di questi nuovi sistemi appositamente montati sul treno sono stati attivati ​​allo scopo di osservarne il funzionamento senza interferire con il movimento del treno. Il prototipo di treno regionale Regio 2N è stato guidato da un macchinista SNCF specializzato nell'operare in condizioni di prova.

Alla fine di questa settimana di prove, sono stati condotti test presso il centro prove ferroviario CEF di Petite-Forêt, vicino a Valenciennes, per testare il sistema di funzionamento autonomo del treno, che consente di automatizzare l'accelerazione e la frenata del treno.

Dal 17 al 21 maggio, a seguito dei test effettuati presso il centro prove ferroviario CEF, è stata programmata una seconda serie di prove per mettere a punto il sistema operativo del prototipo di treno. Queste nuove sperimentazioni sono in corso sulla rete ferroviaria nazionale di Busigny (nel nord della Francia) e porteranno, nei prossimi mesi, ad un esercizio semi-autonomo in fase di sperimentazione. Il funzionamento semi-autonomo consente di automatizzare l'accelerazione e la frenata del treno, sotto la supervisione di un macchinista.

Queste prove sono un passo fondamentale verso il raggiungimento dell'obiettivo finale del consorzio: raggiungere la piena autonomia entro il 2023. Le prove, autorizzate dall'Autorità nazionale francese per la sicurezza delle ferrovie (EPSF), contribuiranno a convalidare la dimostrazione di sicurezza richiesta per la futura autorizzazione del treno a funzionare.

In qualità di osservatore del progetto, l'EPSF sarà in grado di valutare la comprensione delle tecnologie sviluppate e il loro impatto sul sistema ferroviario, nonché eventuali modifiche normative da apportare per questo nuovo tipo di operazione.

Le questioni di sicurezza informatica, fondamentali per il treno autonomo, sono state prese in considerazione sin dall'inizio del progetto. I partner del progetto stanno lavorando a stretto contatto con ANSSI (Agence Nationale de la Sécurité des Systèmes d'Information), l'autorità nazionale francese per la sicurezza informatica. Questo treno regionale Regio 2N sarà utilizzato nei prossimi due anni come prototipo del treno passeggeri autonomo, e sarà testato sui binari tra Aulnoye e Busigny, durante le vacanze scolastiche.

Al di fuori dei periodi di ricerca e prova, il treno regionale Regio 2N, un'attività di SNCF Voyageurs, sarà in regolare servizio commerciale, trasportando passeggeri. Durante questi viaggi commerciali, in modalità di guida convenzionale, registrerà dati che miglioreranno le prestazioni degli algoritmi di riconoscimento del segnale rilevando, ad esempio, il colore dei semafori e l'ambiente circostante il treno. Allo stesso tempo, sono in corso attività di laboratorio sui simulatori di prova presso i siti di tutti i partner del consorzio per mettere a punto gli itinerari del treno di prova e sviluppare ulteriormente il sistema automatizzato.

L'automazione dei treni significa vantaggi reali per i clienti ferroviari: Maggiore capacità, perché far viaggiare più treni significa poter trasportare più passeggeri e più merci; Maggiore fluidità e regolarità grazie a un flusso di traffico armonizzato e velocità ottimizzata, che facilitano la reazione a circostanze impreviste; Trasporti più rispettosi dell'ambiente, grazie ai ridotti consumi energetici e al passaggio dalla strada alla ferrovia.

L'autonomia offre così al trasporto ferroviario nuove prospettive: un'organizzazione più flessibile, con la possibilità di modificare rapidamente il numero dei treni in funzione del mutare delle esigenze. Questi vantaggi incoraggeranno il trasferimento modale dalla strada alla ferrovia, contribuendo così a un modo di trasporto più rispettoso dell'ambiente.

Foto Alstom

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