Il 13 maggio riprenderà nell’auditorium della chiesa San Magno di Trani il processo sul disastro ferroviario che il 12 luglio 2016 causò la morte di 23 persone e il ferimento di altre 51.

Si tratta della quarta sede scelta per il processo, cominciato nell’aprile 2019 nell’aula bunker del carcere di Trani, poi trasferito nell’aula della Corte di Assise di Trani, quindi nell’auditorium "Riccardo Baglioni" dell’oratorio Santa Annibale Maria di Francia di Andria per esigenze di più ampi spazi dovute alle norme Covid, e infine - dalla prossima udienza - in una chiesa.

Ricordiamo che nel procedimento sono imputate oltre alla società Ferrotramviaria, 17 persone fisiche, tra dipendenti e dirigenti dell'azienda, dirigenti del ministero dei Trasporti e dell’Ustif, accusati a vario titolo di disastro ferroviario, omicidio colposo e lesioni gravi colpose, omissione dolosa di cautele, violazione delle norme sulla sicurezza sul lavoro e falso.

Sono costituite come parti civili la Regione Puglia, i Comuni di Corato, Andria e Ruvo di Puglia, associazioni e familiari delle vittime. Il Tribunale ha già stabilito un calendario di sei udienze fino a luglio. A maggio si riprenderà con il controesame di uno dei consulenti della Procura.

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