Sulla app di Trenitalia è comparso il nuovo orario estivo, concordato con la Regione Veneto, in vigore dal 13 giugno.

Previsti i treni diretti tra Belluno e Venezia, con tempi di percorrenza ridotti.

“Più treni verso Venezia nei giorni festivi e soprattutto 15 collegamenti diretti tra Venezia e Belluno (8 Belluno-Venezia e 7 Venezia-Belluno) con treni elettrici al posto dei vecchi diesel, che garantiscono agli utenti più comfort e velocità”, assicura la vicepresidente della Regione e assessore ai trasporti Elisa De Berti.

I treni diretti partiranno da Belluno alle 5.36, 6.15, 8.20, 10.20, 14.20, 16.20 e 18.20. Ce ne sono altri che continueranno a fare tappa a Conegliano (partenza da Belluno alle 12.20, 13.20, 15.20, 17.20 e 19.20), dove ci si potrà imbarcare sui convogli per Venezia o per Udine e Trieste; l’attesa per la coincidenza sarà d 11-13 minuti.

Nel senso di marcia inverso, i diretti partiranno da Venezia Santa Lucia alle 7.43, 8.43, 14.43, 16.43, 17.43, 18.43 e 19.31. A parte quest’ultimo treno, leggermente più veloce, tutti gli altri diretti impiegheranno due ore e 4 minuti per arrivare a Belluno, a fronte delle attuali due ore e 16 con cambio. Chi salirà sui treni in partenza da Venezia alle 5.13, 6.32, 12.31, 13.31 e 15.31 troverà a Conegliano la coincidenza per Vittorio e Belluno, anche in questo caso con un’attesa di una decina di minuti.

“Per i pendolari e per tutti gli utenti -, prosegue De Berti, la nostra offerta commerciale è costruita su orari a misura di utenza, ma che si basa anche sull’introduzione in servizio di nuovi convogli. L’arrivo dei modernissimi Pop e Rock, che andranno gradualmente a sostituire le vecchie vetture Md, renderà l’esperienza di viaggio confortevole”.

In merito al trasporto su ferro, interviene il Comitato dei pendolari “Treni Belluno” per sponsorizzare l’aggancio con Cortina attraverso il Cadore, anziché l’Agordino. Il Treno delle Dolomiti fino a Calalzo esiste già e da qui potrebbe andare oltre.

Ma non passando per Agordo: “Ogni proposta è lecita e legittima, ma va sostenuta con parole di verità, invece sulla ferrovia Belluno – Agordo – Alleghe – Cortina continuiamo a sentire e a leggere tante parole circondate da pochi dettagli tecnici, tante dimenticanze e troppe inesattezze, come i tempi di percorrenza e i costi sparati a caso. Sono chiacchiere pericolose, che possono contribuire a bloccare altri progetti e perfino a chiudere la ferrovia da Ponte a Calalzo, chiacchere dettate solo da invidia e campanilismo”.

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