La mobilità è tra le sfide più complesse che la società moderna è chiamata ad affrontare.

Ad una crescente propensione al movimento si contrappone infatti la ricerca di una riduzione degli impatti sulle risorse ambientali e naturali. La migliore qualità della vita e della salute delle persone e del territorio rimane l'obiettivo principale. 

Cosa cambierà nei prossimi anni nel settore della mobilità 

utilizzo triplicato della mobilità condivisa e diffusione della micromobilità da qui al 2030
invecchiamento della popolazione italiana, con una presenza di over 65 circa del 30% al 2030
aumento della concentrazione della popolazione nelle grandi città, con impatto sul traffico e sulla vivibilità dei centri e delle periferie
nuove forme di lavoro: diffusione di forme di lavoro smart con minore presenza negli uffici, modificando il fenomeno del pendolarismo
al 2030 ci saranno almeno 30 milioni di veicoli a zero emissioni sulle strade europee
al 2030 saranno 100 le città europee climate neutral 

Come cambieranno le abitudini delle persone

In futuro, è previsto un continuo cambiamento delle modalità con cui le persone si informano, scelgono e acquistano beni e servizi online: 
il 100% degli italiani saranno connessi con device mobili attraverso reti di telecomunicazione ad alta capacità (5G, etc.)
il 40% degli italiani utilizzeranno piattaforme di integrazione multimodale in modalità mobility-as-a-service
crescita del commercio online con conseguente stress del sistema logistico e aumento del numero di mezzi per le consegne nelle città

Il trasporto ferroviario come risposta al cambiamento

A fronte di queste importanti trasformazioni, occorre adottare una strategia del cambiamento per rilanciare e sviluppare il sistema Paese. Il trasporto ferroviario, in particolare può fornire un grande contributo.  Migliorando la quota di spostamenti a elevate performance ambientali, come il trasporto su ferro, il trasporto collettivo su gomma o i sistemi condivisi, è possibile contribuire in maniera significativa alla riduzione dei numerosi impatti negativi, come ad esempio le emissioni inquinanti e che hanno conseguenze sul clima. 

Efficienza energetica, energie rinnovabili, ridisegno dei cicli produttivi e shift modale verso mezzi a basso impatto ambientale sono misure necessarie per il settore dei trasporti. Sotto il profilo energetico e delle emissioni, il trasporto ferroviario è tra i sistemi di trasporto energeticamente più efficienti e con i minori livelli di emissioni. In Europa, a fronte di una quota di traffico di circa il 13% delle merci e il 7% dei passeggeri sul volume di tutte le modalità, è responsabile dello 0,4% di emissioni di CO2 pari e di consumi energetici pari al 2%.

Per fare un altro esempio, le emissioni di CO2 di un viaggiatore che utilizza il treno sono mediamente il 75% in meno rispetto a quanto avrebbe emesso se avesse usato l’aereo e il 60% in meno rispetto all’automobile. Il trasporto su ferro elettrificato, inoltre, può anche beneficiare di un mix elettrico che a livello nazionale impiega sempre più fonti rinnovabili (oltre il 30% in Italia).

Per le aziende del settore dei trasporti, la sfida da vincere sarà sempre più non solo quella di far ripartire la macchina economica ma quella di coniugare i tradizionali obiettivi economico-finanziari dell’impresa con i con i principi generali dello sviluppo sostenibile.

Fonte FS News

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