Connettere ferroviariamente ancora di più le città della Toscana.
Questo il ragionamento che c'è alla base del progetto di un collegamento diretto e più veloce tra Arezzo e Siena. Lo rendono noto il presidente di LFI spa Maurizio Seri e il consigliere regionale Vincenzo Ceccarelli.
“Nei prossimi anni con i fondi del Recovery Fund e con i fondi europei saranno finanziabili le infrastrutture legata alla mobilità sostenibile, per questo nei mesi scorsi avevo chiesto alla società LFI di approfondire le possibilità di un collegamento diretto tra le città di Arezzo e Siena – dice Ceccarelli –. Proponiamo di collegare la linea ferroviaria Pratovecchio Stia – Arezzo – Sinalunga, che è l’unica ferrovia di proprietà della Regione Toscana, con la ferrovia che da Chiusi arriva a Siena.
Ad oggi il collegamento tra i due capoluoghi di provincia è possibile solo con un cambio di treno alla stazione di Sinalunga. Invece il passaggio tra ferrovia elettrificata e non elettrificata sarebbe possibile grazie al contratto di servizio stipulato tra Regione e Trenitalia nel 2019 che prevede la fornitura di treni trimodali. Con questo intervento infrastrutturale, che ha un costo importante ma assolutamente sostenibile nel quadro della programmazione delle risorse europee, possiamo segnare un cambiamento importante nella rete infrastrutturale della Toscana meridionale”.
Gli fa eco Maurizio Seri. “Attualmente spostarsi tra le due città capoluogo richiede un tempo molto alto. Ci vogliono circa 48 minuti nel tratto tra Arezzo e Sinalunga, un cambio treno, e altri 52 minuti tra Sinalunga e Siena per un tempo complessivo di viaggio superiore ai 100 minuti. In autobus ne occorrono circa 90 e in auto stimiamo tra i 60 e gli 85 minuti.
Noi proponiamo di realizzare un passante ferroviario a nord della stazione di Sinalunga che colleghi le due ferrovie. Con questa soluzione la percorrenza prevista da Arezzo a Siena sarebbe di poco superiore ai 60 minuti. Oltre al passante prevediamo anche la realizzazione di una stazione/fermata nel comune di Sinalunga per l'utenza cittadina. Il costo dell’intervento è stimato tra i 30-35 milioni. Sarebbe un’importante novità per i cittadini che avrebbero a disposizione un servizio ferroviario aggiuntivo e anche un’importante possibilità di crescita per la nostra società che, mi fa piacere ricordare, offre un servizio di mobilità essenziale in territori a utenza debole, e crea lavoro e ricchezza per il territorio".
“Ringrazio Lfi e il presidente Seri per aver elaborato questa proposta preliminare che andrà ovviamente approfondita – aggiunge Vincenzo Ceccarelli – Credo che questo intervento rappresenti un’opportunità per la Toscana del sud perché migliorerebbe i collegamenti tra due città importanti che ad oggi non sono adeguati, con possibili risvolti positivi per l’economia e i servizi di questi territori. Credo che la Regione debba lavorare per finanziare con le risorse europee in arrivo opere come queste che siano utili e rapidamente realizzabili”.


