Durante il lavaggio dell'Intercity Notte 755 da poco giunto da Milano, la macabra scoperta.
Sul tetto della E.402B titolare, incastrato, era presente il cadavere di un uomo semicarbonizzato. Il tragico rinvenimento, una ventina di minuti prima di mezzogiorno, nello scalo ferroviario di Surbo, alle porte di Lecce. Il personale addetto alle pulizie si stava occupando della locomotiva trasferita nello scalo per una ordinaria manutenzione.
Gli addetti hanno scorto il corpo di un individuo di 25, massimo 30 anni e con carnagione chiara, ormai privo di vita, allertando immediatamente gli agenti della Polizia ferroviaria. Senza alcuna ferita apparente sul corpo, gli indumenti intatti e persino la mascherina di protezione anti Covid calata sul volto.
Polfer e operatori sanitari sono subito arrivati sul posto. In loco anche i colleghi della scientifica e della squadra mobile, assieme al medico legale e al pm di turno presso la Procura della Repubblica di Lecce. La platea di lavaggio è stata nel frattempo stata raggiunta anche dai Vigili del Fuoco del comando provinciale.
Successivamente, in tarda serata, la terribile identificazione. Il corpo appartiene a un ragazzo di 17 anni, di origine marocchina, residente a Piacenza. Si era allontanato da casa fin da gennaio. La famiglia aveva presentato una denuncia di scomparsa.
Le videocamere di sorveglianza installate nelle varie stazioni hanno registrato la presenza del ragazzo deceduto sin da Barletta, ma è probabile che si trovasse sull'imperiale della E.402B.170 da prima. Tanto più che comunicazioni della Polfer indicano la presenza di un giovane con stesse fattezze già nella notte presso la stazione di Bologna, così come ripreso sempre dalle telecamere.
Il che è più che plausibile, dato che, come detto, il 17enne era residente a Piacenza e potrebbe aver vagato in tutto questo tempo in Emilia Romagna.
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