Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.

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TOP - Treno sanitario

Diciamoci la verità, in tanti hanno pensato fosse una scelta stupida, una di quelle classiche cose che vengono fatte e poi rimangono a marcire inutilizzate da qualche parte. Uno spreco di risorse, insomma.

Ed invece, occorre aggiungere "purtroppo" non è stato così: il Treno Sanitario promosso da Areu Lombardia, Protezione Civile e Gruppo Ferrovie dello Stato è pronto per essere utilizzato per trasportare pazienti gravi in condizioni di sicurezza da una parte all'altra del paese.

Una necessità importante in questa fase in cui i posti in terapia intensiva sono limitati e talvolta i pazienti devono essere spostati di regione in regione per essere curati come si deve. Il treno è pronto ad assolvere alla funzione per cui è stato ideato, ovvero quello di dare alla sanità nazionale "un ospedale mobile che può girare ovunque nel Paese, dove c’è bisogno".

Il tutto, va detto, non solo per il Covid, ma anche per tutte quelle necessità che purtroppo periodicamente si presentano in un paese sotto tanti punti di vista "difficile" come il nostro.

Noi diamo un top sulla fiducia, ma occorrerà anche utilizzarlo nel migliore dei modi e su questo dovremo verificare nelle prossime settimane.

Per ora ci limitiamo a sottolineare che è stata una buona idea ed è stata ben concepita. Già il fatto che sia a disposizione e sia pronto ad alleggerire il carico degli ospedali in difficoltà è un'ottima cosa. In un paese come l'Italia, già questo era un risultato tutt'altro che scontato. Il fatto poi che alcune regioni già stiano pensando di usarlo è senza dubbio un "buon" segno.

FLOP - Eurostar in fallimento

Purtroppo era inevitabile. La compagnia che gestisce i servizi tra Londra St Pancras, Parigi, Bruxelles e Amsterdam, è passata da 11 milioni di passeggeri nel 2019 a qualche migliaio nel giro di qualche mese. Oltretutto il 95% dei servizi è stato sospeso a causa della pandemia da Coronavirus e da tempo la compagnia è sull'orlo del fallimento

Al momento, infatti, una sola coppia di treni percorre le diverse relazioni che fanno capo a Londra. «Senza ulteriori finanziamenti da parte del governo britannico, c'è un rischio reale per la sopravvivenza di Eurostar, la porta verde per l'Europa, poiché la situazione attuale è molto grave» ha detto l'amministratore delegato e capo di Eurostar Jacques Damas. 

Secondo alcune fonti, se i finanziamenti non arrivassero in fretta, un consorzio francese e belga che includerebbe i governi delle due nazioni potrebbe essere costretto a prendere il pieno controllo della compagnia.

Il punto è che il problema non è solo nazionale, ma europeo. Eurostar non va salvata solo per quel che rappresenta nel settore dei trasporti, ma anche per l'ambiente, visto che il treno in questione va a sostituire un gran numero di voli a breve raggio, tra i più inquinanti in proporzione.

Una nuova sfida per l'Europa, che non può permettersi in questo momento storico di mettere in dubbio i collegamenti AV tra le sue capitali principali. E soprattutto deve iniziare a pensare in maniera più coesa. Anche se in tal senso la Brexit è stata tutt'altro che un passo in avanti. 

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