Una delibera di giunta, un contratto di donazione, e due numeri di protocollo, cui dovrebbero corrispondere altrettanti preventivi della Sei per il trasporto e il restauro del mezzo, ma al momento non rintracciati.
Questo il poco che si sarebbe trovato, secondo quanto riportato da Il Messaggero, nella vicenda dell'Ocarina di Latina, la ALe 880.087 rimasta per 15 anni sul piazzale della ditta Sei e quindi demolita.
La vicenda è tornata in auge ieri in un question time su interrogazione del consigliere Salvatore Antoci. La risposta dell'assessore Emilio Ranieri secondo il quotidiano romano sarebbe stata perentoria: «Non sono stati rinvenuti atti di incarico alla Sei per la Littorina, che comunque non era quella che aveva inaugurato la stazione di Littoria».
Due atti, dice sempre Il Messaggero, sono stati trovati: il primo è una delibera di giunta con cui l'amministrazione accettava la donazione; l'altro è il precedente contratto di donazione tra Ferrovie dello Stato-Trenitalia e il Comune firmato dall'allora sindaco, Vincenzo Zaccheo, e dall'allora dirigente dell'area Ingegneria e sicurezza di FS, Emilio Maestrini.
Ci sono poi due protocolli dell'autunno 2005 con cui la Sei inviava due preventivi, uno relativo al trasporto e l'altro a trasporto e riparazione della automotrice, ma nessuno dei due atti è stato trovato.
Poi il nulla fino al 2012, quando si rinviene un altro protocollo per una comunicazione tra la Sei e l'allora assessore Alberto Pansera. «Alla ditta - ha spiegato Ranieri - forse è stato chiesto verbalmente, da organi politici, di occuparsi della Littorina, ma non possiamo darlo per certo».
Si arriva così al 21 luglio 2020 quando la Sei scrive al Comune per chiedere il ritiro del mezzo, ormai ridotto a un rottame, che ingombrava il piazzale, altrimenti, pena la demolizione. Il 30 luglio il Comune risponde chiedendo di attendere le verifiche del caso. A ottobre, il titolare della ditta, Aldo Berardi si reca anche in Comune per avvertire dell'imminente rottamazione.
Il resto è storia recente, l'Ocarina viene demolita con buona pace della memoria storica delle ferrovie del nostro Paese.
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