L'Associazione Ferrovie in Calabria torna sull'AV tra Salerno e Reggio.
"Integrando l'articolo pubblicato alcuni giorni fa, in cui confrontavamo le due diverse proposte progettuali relative alla velocizzazione della Ferrovia Tirrenica Meridionale tra Salerno e Reggio Calabria (tracciato AV Salerno - Praja o variante Sapri - Ogliastro), oggi torniamo sulla tematica con alcune riflessioni.
La variante Sapri - Ogliastro viene considerata da alcuni esponenti cilentani come una vera e propria panacea, contro invece la soluzione di maggiore buon senso e soprattutto maggiormente funzionale, ovvero il nuovo tracciato AV in corso di progettazione da parte di Italferr, tra Salerno e Praja via Vallo di Diano.
La Sapri - Ogliastro verrebbe considerata come un'opportunità per il Cilento: nulla di più sbagliato! Questo nuovo tracciato (che ribadiamo, non si tratta di Alta Velocità ma di variante al tracciato attuale), fondamentalmente, al Cilento non servirebbe a nulla e servirebbe comunque a poco a Basilicata, Calabria e Sicilia (la riduzione in tempi di percorrenza sarebbe irrisoria a fronte di una spesa di 3,7 miliardi di Euro).
Le due stazioni estreme sarebbero Sapri e Agropoli (quest'ultima come vedremo non è neppure certa), mentre l'unica intermedia probabilmente sarebbe soltanto Vallo della Lucania posta sul tracciato storico che, con un certo grado di certezza, dovrebbe intersecare la variante proprio attorno a Vallo Scalo.
Chiaramente, come peraltro hanno fatto notare alcune figure politiche e della società civile del territorio, il Cilento costiero rimarrebbe escluso da questa nuova linea ferroviaria. Volendo andare nello specifico, i circa 50 km di attuale tracciato che separano Sapri da Vallo della Lucania passando per le stazioni di Pisciotta - Palinuro e Ascea, rischierebbero di essere relegati ad un ruolo estremamente marginale.
Nel peggiore dei casi, come disastrosamente avvenuto in molte regioni italiane in occasione dell'apertura di varianti di tracciato, rischierebbe persino la chiusura! Basti immaginare cos'è accaduto negli ultimi anni in Liguria (una città come Imperia ha perso importanti stazioni ferroviarie nel centro cittadino, sostituite da una anonima stazione su tracciato in variante fuori città), o nella nostra Calabria con il disastroso caso di Catanzaro.
Realizzando invece un nuovo tracciato AV passante per il Vallo di Diano, paradossalmente si salvaguarderà il futuro del tratto Praja - Battipaglia "storico" passante per Sapri, la cui integrità e capillarità sul territorio, non verrebbe messa in discussione in quanto i treni (Regionali, InterCity/Notte e Frecce periodiche e non) continuerebbero a servirla per la sua totalità così come avviene oggi.
Rimarrebbe inoltre il corridoio merci privilegiato, poichè sarebbe ovviamente dannoso instradare lenti convogli merci su una linea AV via Vallo di Diano che, nel "peggiore" dei casi, sarebbe comunque atta a velocità massima di 250 km/h.
Nessun tratto ferroviario cilentano rischierebbe la chiusura o una sopravvivenza stentata, cosa che accadrebbe invece con la realizzazione di lunghi "bypass" in galleria che porterebbero il Cilento ad essere servito da massimo 3 stazioni, invece delle attuali 10!
E, comunque, non si dimentichi un ulteriore particolare: se la variante effettivamente dovesse nascere "alla lettera", ricordiamo che Ogliastro Cilento si trova a nord della stazione di Agropoli, quindi di fatto anche quest'ultima importante stazione ferroviaria rimarrebbe esclusa dal nuovo tracciato in variante.
Chi dovesse riuscire a individuare ancora "benefici" per il Cilento dalla variante Sapri - Ogliastro, per fortuna accantonata ormai in via definitiva, ce lo comunichi!".


