Quella che poteva sembrare una boutade di fine inverno avrebbe invece qualche fondamento solido.
Il vulcanico patron di Arenaways, Giuseppe Arena, riprende a parlare di un progetto sul quale starebbe lavorando da tempo per far tornare a viaggiare una sua compagnia ferroviaria.
Lo fa tramite le pagine de La Stampa, quotidiano di Torino, dalle quali parla apertamente di collegamenti tra la città della Mole e Messina.
Dice Arena: "Il nostro nuovo modello di carrozze permetterà di far viaggiare in piena sicurezza le tantissime persone che, dopo il Covid, avranno voglia di tornare a viaggiare". Alla base della scelta di collegare il Nord con la Sicilia ci sarebbe anche la domanda di turismo interno che, secondo Arena, "tornerà a giocare un ruolo primario nel nostro Paese. Questa nuova avventura imprenditoriale servirà anche a ridare slancio al Sud Italia".
Volo pindarico? Forse, però le idee non sembrano improvvisate. Prosegue Arena: "In realtà sono due anni che sto lavorando a questo progetto. Il coronavirus ha solo rallentato il nostro lavoro. Allo stesso tempo ci ha però permesso di ripensare l'offerta adattandola alle esigenze post pandemia".
L'idea è di far viaggiare le persone "con un prodotto low cost ma di qualità: non saranno convogli da "viaggi della speranza". Garantiremo tutti i comfort (come, ad esempio il servizio di lavanderia, dice La Stampa) che già durante la prima avventura di Arenaways offrivamo ai nostri clienti".
Chi ha la memoria lunga ricorderà che questo progetto era già stato lanciato nel 2012, a quasi un anno dal fallimento, quando Arenaways ipotizzò dei treni notte per la Calabria dotati di servizi di alta fascia.
Il tempo ci dirà quanto di concreto c'è in questo progetto. Quel che è certo è che i servizi notte stanno avendo una seconda giovinezza, che il mercato non è più quello degli anni 2000 e che Arena non è tipo da lanciare il sasso e poi ritirare la mano.
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