Stamani, il presidente della giunta provinciale, Maurizio Fugatti e l’assessore provinciale allo sviluppo economico, Achille Spinelli, accompagnati dai dirigenti provinciali, hanno incontrato nella Città della Quercia il sindaco Francesco Valduga e la giunta comunale per presentare le proposte di sviluppo urbanistico, con alto impatto economico e sociale.
“L’incontro – ha spiegato il presidente Fugatti – è stata l’occasione per aprire il confronto con l’amministrazione comunale sui principali investimenti che nei prossimi anni sono destinati a dare nuovo impulso allo sviluppo del territorio, garantendo servizi e infrastrutture all’avanguardia, che cambieranno il volto della seconda città del Trentino”. Soddisfatto si è detto anche il sindaco Valduga: “E’ un percorso che dobbiamo approfondire. L’interramento della ferrovia è una grande opportunità, ma abbiamo bisogno di certezze per poter essere certi di non perdere occasioni”.
“L’interramento della ferrovia a Rovereto è un’opportunità concreta che va colta grazie allo stanziamento dei fondi per il corridoio del Brennero. In questi mesi abbiamo lavorato costantemente per inserire l’interramento della ferrovia a Trento e a Rovereto e il lavoro è stato premiato”. Così Raffaele De Col, dirigente generazione della Protezione civile della Provincia autonoma di Trento, ha presentato quella che si può considerare la novità più importante della giornata. Un concetto ripeso e rilanciato dal presidente Fugatti: “Nella predisposizione del Recovery Fund, che dà priorità ai corridoi transnazionali, è stata ufficialmente inserita la tratta del Brennero. Con Trento abbiamo avviato negli scorsi giorni il confronto sul progetto ed ora è necessario aprire l’interlocuzione con la Città di Rovereto per capire se il territorio è d’accordo. Solo la condivisione di obiettivi e progetti garantirà l’allocazione delle risorse da parte del Governo e della Comunità europea”.
Il progetto dell’interramento, ha specificato De Col su richiesta della Giunta comunale di Rovereto, non è incompatibile con quello della realizzazione, già programmata, del sottopassaggio ciclopedonale che unirà la parte a oriente con quella a occidente della ferrovia. In caso di realizzazione, la nuova opera verrebbe integrata come accesso ai binari, mentre tutta la parte soprastante, ora occupata dai binari, rimarrebbe a disposizione della città.
In merito alla mobilità poi, al centro del confronto sono stati i due sottopassi ferroviari: quello a nord, di competenza di RFI e per il quale è stata ipotizzata una soluzione che consentirà, in prospettiva, anche il raddoppio; e quello a sud, di competenza della Provincia, per il quale sono stati previsti quattro lotti di appalto – per due dei quali è già stata la procedura di affidamento dell’incarico-, considerata la difficoltà realizzativa a causa della presenza della ferrovia e, soprattutto, della statale. Sei milioni il costo di quest’ultima opera. A questi si dovrebbe aggiungere il Polo interscambio modale con il parcheggio per un costo complessivo di 21 milioni di euro.
Foto di Roberto Copia


