La terra è tornata a tremare in Giappone e le autorità sono in allarme in vista di possibili violente scosse di assestamento.

Il terremoto di magnitudo 7,3 ha colpito due giorni fa il Nord-est del Paese, causando il ferimento di oltre 150 persone e gravi danni a infrastrutture essenziali tra le quali ovviamente le ferrovie.

La scossa è stata avvertita con maggiore intensità a Fukushima e Miyagi, le stesse prefetture devastate dal terremoto di magnitudo 9 e dal conseguente tsunami che nel 2011 innescò anche uno dei due più gravi incidenti nucleari che l'umanità abbia mai conosciuto.

Per tamponare le problematiche, le compagnie giapponesi che gestiscono i trasporti aerei e su gomma hanno intensificato i voli e le corse, per compensare il blocco delle linee ferroviarie che collegano l'area di Tokyo al Nord-est del Paese.

Japan Airlines Co. e All Nippon Airways Co. aumenteranno il numero dei voli tra Tokyo e la regione del Tohoku mentre JR Bus aggiungerà 20 corse giornaliere di autobus tra Tokyo, Fukushima e Sendai.

Il servizio dei treni ad alta velocità è del resto sospeso tra le stazioni di Nasushiobara e Morioka, nelle prefetture di Tochigi e Iwate anche se gli operatori sono al lavoro per riparare guasti estesi a linee elettriche e ponti ferroviari.

Foto di Lorenzo Pallotta

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