Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.
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TOP - Ferrovie della Calabria
Ogni volta che i mezzi vengono rinnovati in ferrovia una parte del nostro cuore di "appassionati di treni" perde un pezzettino, perché i mezzi nuovi somigliano ogni anno sempre di più a delle asettiche lavatrici (quasi sempre, dai...) e non a quei treni belli, pieni di storia, di fascino, di eleganza che ci hanno fatto appassionare da piccoli.
Visto però che non siamo nel libro Cuore ma siamo un portale di trasporti, occorre anche essere oggettivi e plaudire allo svecchiamento del trasporto locale italiano, specialmente se questo avviene su reti private.
Stadler ha annunciato di aver firmato un contratto con la società ferroviaria italiana FdC per la consegna di quattro treni diesel-elettrici.
I veicoli a due casse sono appositamente progettati per il funzionamento a scartamento ridotto (950 mm) presente sulle linee ferroviarie gestite da Ferrovie della Calabria, dotati di segnalazione SCMT e con una capacità di 200 posti a pieno carico.
Indubbiamente un enorme passo in avanti per i pendolari di queste zone, che presto potranno godere di un upgrade non indifferente nel confort di marcia e nella puntualità nei propri spostamenti.
Un top a Ferrovie della Calabria per l'investimento, ora però diamoci sotto con l'infrastruttura che in molte zone è ai minimi livelli laddove non utilizzabile.
FLOP - Montecatini Terme e l'eterno raddoppio
Piccola premessa: sono in corso i lavori di raddoppio sulla linea ferroviaria Pistoia - Montecatini, sulla direttrice Lucca - Firenze.
Una ferrovia locale ma estremamente trafficata, con un cadenzamento bi-orario in entrambe le direzioni che mette a dura prova la circolazione ogni qualvolta che un intoppo (passaggio a livello guasto, problemi in linea, riserve, etc.) si presenta.
Bene. Il progetto prevede il raddoppio anche del tratto Montecatini - Pescia e da lì fino a Lucca. I lavori, dunque, prevedono anche l'attraversamento urbano di Montecatini, città termale turistica che - Covid a parte - ogni anno ospita migliaia di turisti da tutto il mondo nei suoi oltre duecento alberghi.
Qui del raddoppio se ne parla almeno da 30 se non da 40 anni: volete sapere una cosa "divertente"? Non si sono ancora messi d'accordo su come la ferrovia dovrà attraversare la città.
Chi vuole l'interramento, chi vuole la variante lontano dal centro abitato, chi vuole la sopraelevata, chi vuole l'attraversamento a raso. E discutono, e litigano, e si accusano. Ma ancora nessuno, sottolineiamo nessuno, ha deciso e fatto quadrato.
Al punto che RFI ha iniziato a dire, in soldoni: "se non vi decidete rinnoveremo il binario unico e buonanotte".
In città brulicano i comitati dai nomi più curiosi. "Montecatini mai a raso", "No sopraelevata no", "Sì all'interramento", etc. Alla fine, andrà all'italiana: probabilmente il raddoppio non si farà.
I benefici di un "vero" raddoppio da Firenze a Lucca verranno limitati da un collo di bottiglia di alcuni km corrispondente all'attraversamento della città.
E la politica? Immobile. Discorsi, petizioni, valutazioni ma nessun governo della città - sia di centrosinistra in passato, che di centrodestra come l'attuale - è riuscito a mettere d'accordo le varie parti della città, o quanto meno a prendersi la responsabilità di una decisione necessaria.
Bah, a noi pare una follia. E, come minimo, un flop.
Alla prossima settimana!


