Giornata complicatissima quella di ieri sui binari italiani.
A quanto abbiamo appreso, probabilmente complici le basse temperature, una E.414 ha tranciato in mattinata la linea elettrica tra Lambrate e Rogoredo, nel nodo di Milano.
È cominciato così, poco dopo le 7, il sabato nero per i treni nel capoluogo lombardo e non solo. Il guasto milanese ha infatti avuto conseguenze per i treni in partenza e in arrivo sulla linea Milano-Bologna (quindi per i treni anche da e per Roma e Napoli), sulla Milano-Venezia e sulla Milano-Pavia (quindi anche in direzione di Genova e Torino), sia sulla linea tradizionale che su quella dell’Alta velocità.
Sul luogo del taglio della linea aerea, dove è stata interrotta la circolazione, si sono subito messi al lavoro i tecnici di RFI, che fino a ieri sera stavano ancora accertando le cause di quanto accaduto. Solo alle 14.30, la linea è stata parzialmente riattivata. Nel frattempo, però, ci sono stati treni che sono arrivati a 380 minuti di ritardo.
I passeggeri in arrivo a Milano sono stati fatti scendere a Rogoredo o Lambrate, quelli in transito dalla Centrale si sono trovati invece nell’imbuto, come i passeggeri del Torino Porta Nuova-Reggio Calabria centrale, che hanno superato i 170 minuti di ritardo. Nelle stazioni, nel pomeriggio, i volontari della Protezione civile e il personale di RFI hanno distribuito acqua e cibo ai viaggiatori in attesa da ore.
Diversi i bus sostitutivi fatti partire per Taranto, per Ventimiglia, per Rimini.
Secondo le informazioni messe a disposizione da Trenitalia, almeno 30 sono stati i convogli cancellati o parzialmente cancellati, mentre 20 convogli - tra Frecciarossa, Intercity ed Eurocity - hanno subito ritardi fino a 380 minuti rispetto ai normali tempi di viaggio.
Coinvolti anche i convogli di Italo con un treno che segnato sul tabellone con 390 minuti di ritardo.


