In una nota del Presidente arch. Luigi Fressoia, Italia Nostra Perugia chiede delucidazioni alla Giunta Tesei, in merito alle infrastrutture di mobilità regionale.
Italia Nostra chiede chiarezza alla Regione dell’Umbria in particolare alla Giunta Tesei, riguardo alle maggiori infrastrutture di mobilità regionale. Sulla stampa locale infatti nel giro di pochissimi giorni a metà Gennaio 2021 si sono alternate dichiarazioni e progetti tra loro contraddittori. Circa la ferrovia Ancona-Roma abbiamo avuto sia la perorazione del Raddoppio del tratto Fossato-Gualdo-Foligno, sia la indicazione di toccare e servire il territorio perugino con l’aeroporto regionale S. Francesco di Assisi: facciamo sommessamente presente che l’una ipotesi esclude l’altra.
Ugualmente circa l’Alta Velocità ferroviaria, ove si è letta sia la perorazione della famosa Stazione MedioEtruria ad Arezzo, sia la conferma del Frecciarossa perugino con sua estensione fino Foligno. A riguardo Italia Nostra avverte che spendere 200 milioni dell’Umbria per una nuova stazione in Toscana è doppiamente privo di senso, sia per l’evidente autolesionismo sia perché se uno o più Freccia già vengono a Perugia e in Umbria, non si capisce cosa dovremmo andare a fare dalle parti di Arezzo.
La Regione può capire che è molto più facile e conveniente arretrare il Frecciarossa perugino fino Spoleto e Terni, piuttosto che fermare a Rigutino o Chiusi o Orte i Freccia impegnati sulla Torino-Milano-Salerno-Reggio. Terni in particolare non ha nulla da guadagnare con l’Alta Velocità ad Orte: più comodo e conveniente è arretrarvi lo stesso Freccia perugino. Italia Nostra avverte la Regione che l’Alta Velocità di Rete è realtà ormai affermata in Italia e in Europa e prima o poi è destinata a servire anche Assisi, Foligno, Spoleto e Terni nonostante le convulsioni e le resistenze di politici e affaristi, sindaci confusi, conservatorismi sindacali e burocrazie ignare delle migliori potenzialità.


