Interessante scambio di battute quello avvenuto qualche giorno fa nel corso della presentazione del protocollo per il rilancio della stazione di Avellino tra Comune, RFI e Sistemi Urbani.
Si è parlato di elettrificazione delle linee del nodo ma anche di collegamenti diretti tra tra Avellino e Napoli, al momento non esistenti.
Sui due argomenti si è espresso Modestino Ferraro di RFI secondo quanto riporta Telenostra.
Dice Ferraro: "Oggi stiamo lavorando sulla linea elettrificando quella attuale. Già oggi, con l'elettrificazione, potremmo avere treni elettrici che arrivano a Napoli offrendo migliori servizi, migliori mezzi e tempi di percorrenza ridotti. Poi ci sono idee che sono ancora allo studio".
Il riferimento è alla galleria a Monteforte per collegare la città direttamente con Napoli.
Dice Ferraro: "Questa è un'idea di più alto livello. Quello che oggi stiamo facendo e che è già in costruzione è su infrastrutture esistenti e si tratta di progetti già finanziati. Quella di cui ho sentito parlare è un'idea sicuramente affascinante e certamente fattibile, però bisogna passare attraverso degli studi di fattibilità che attualmente non sono stati eseguiti da Rete Ferroviaria Italiana. Però sono sicuramente idee percorribili".
"Ad oggi - gli fa eco Carlo De Vito di FS Sistemi Urbani - rispetto alle opere infrastrutturali già esistenti, programmate o in previsione cioè la elettrificazione della Salerno-Avellino-Benevento e la realizzazione dell'alta velocita Napoli-Bari, io la vedo più come una connessione con Roma, la possibilità di utilizzare l'elettrificazione per fare dei collegamenti diretti sull'Alta Velocità che sarà realizzata".
Per quanto riguarda la galleria a Monteforte "Non è mai inutile parlare di progetti. I progetti sono alla base poi delle decisioni che si dovranno prendere. I progetti servono a valutare la fattibilità tecnica delle infrastrutture. Sono progetti che si possono ipotizzare perché a livello di ingegneria sono fattibili. La realizzazione invece è in base alle disponibilità finanziarie. 
Avessimo soldi infiniti faremo tutte le opere infrastrutturali perché le infrastrutture servono sempre. Devono essere mantenute, devono essere fatte in sicurezza, devono essere fatte bene ma sono sempre utili. La disponibilità finanziaria determina poi la scelta di cosa si può fare e di cosa non si può".


