Dopo quasi due anni di indagini tecniche, sono comparsi davanti al Gup di Como i tre indagati ritenuti responsabili dell'incidente di Inverigo.

Si tratta del Capotreno, del Macchinista e dell’Allievo Macchinista, tutti accusati di disastro ferroviario. Capotreno e Allievo Macchinista hanno deciso di patteggiare, accogliendo sostanzialmente la proposta di quantificazione della pena giunta dal pubblico ministero Massimo Astori: un anno e 3 mesi per il primo, 7 mesi per il secondo, che ha risarcito il danno attraverso una copertura assicurativa.

Diversa invece la decisione del Macchinista, che ha scelto invece il processo con rito abbreviato, ma condizionato all’audizione di una serie di testimoni, indicati nella lista depositata ieri. Il giudice si è riservato la decisione di accogliere o meno tale richiesta, rinviando l’udienza a inizio aprile, quando saranno formalizzati i due patteggiamenti e sciolta la riserva su Vicidomini.

Come si ricorderà, lo scontro era avvenuto a bassissima velocità sulla tratta Milano-Asso di Trenord, causando il ferimento di sedici passeggeri, in buona parte con lesioni lievi.

L’imprudenza che viene attribuita nelle imputazioni è di aver messo in moto il convoglio con il segnale a via impedita finendo così contro un altro treno. I tre sono inoltre accusati delle lesioni colpose riportate dai due unici passeggeri che hanno sporto querela, che avevano riportato traumi a gambe e braccia con prognosi di 40 e 70 giorni.

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