L'Associazione Ferrovie in Calabria interviene con una dura nota sugli interventi previsti in regione dal Recovery Plan.
"Il nostro grido d'allarme relativamente alle briciole previste dal Recovery Plan per la Calabria, ha sortito l'effetto desiderato. L'Alta Velocità di Rete da Salerno a Reggio Calabria (semplice velocizzazione dell'attuale tracciato), decisa unilateralmente dal Governo senza neppure pubblicare lo studio di fattibilità sulla vera AV annunciato mesi fa dal Ministro dei Trasporti Paola De Micheli, ha indignato l'intera - o quasi - classe politica calabrese, regionale e nazionale.
Meglio tardi che mai, verrebbe da dire, visto che questo tranello lo avevamo preannunciato (inascoltati) già a settembre. Senza contare che di AV, di Rete, Light o Alta Capacità, ne parliamo da oltre un anno. Purtroppo bisogna trovarsi davanti al fatto (o meglio al danno) compiuto per mobilitarsi. Viene anche da chiedersi: ma se anche stavolta ad alzare il polverone non ci fosse stata l'Associazione Ferrovie in Calabria, qualcuno si sarebbe mai accorto della 'supercazzola' inserita nel Recovery Plan? Bastava solo andarlo a leggere, del resto!
Meglio non pensarci. Auspichiamo adesso che alla protesta seguano i fatti, e per chi vorrà, come sempre a prescindere dai colori politici, l'Associazione sarà a disposizione per contribuire al raggiungimento dell' obiettivo storico per la nostra terra: portare Frecciarossa e Italo a 300 km/h fino a Reggio Calabria. Buon lavoro!".


