Sulla proposta di riaprire temporaneamente parte della Aosta-Pré-Saint-Didier, in concomitanza con la riapertura delle scuole superiori, è previsto un sopralluogo di RFI e della Direttrice di Trenitalia Nord Italia la prossima settimana.

A comunicarlo in aula l’Assessore regionale ai trasporti Chiara Minnelli. “RFI ha evidenziato delle difficoltà ad intervenire immediatamente, ma non ha escluso una valutazione attenta dell’ipotesi” ha spiegato l’assessore, riportando in aula la risposta di RFI. “Tanto è vero che è programmato per la settimana prossima un sopralluogo lungo la tratta Aosta-Arvier e tramite un carrello ferroviario, a cui parteciperà anche la direttrice di Trenitalia del Nord Italia perché vuole rendersi conto personalmente della situazione”.

Minelli ha, quindi, ricordato come il piano strategico degli interventi varato nel 2019 prevede nel breve termine la riattivazione della linea Aosta-Pré-Saint-Didier e nel lungo termine l’elettrificazione della stessa, con la possibilità di utilizzarla per un eventuale servizio di tram treno, in grado di arrivare fino a Courmayeur. A tale proposito è stato affidato uno studio che dovrebbe arrivare nel 2021.

“La ripresa dell’esercizio – ha proseguito Minelli – consentirebbe di dare attuazione al servizio, che è già previsto nel contratto con Trenitalia, sottoscritto ad agosto dello scorso anno, e che consiste in sei coppie di corse giornaliere. Anche sulla base degli studi condotti da RFI la riattivazione della linea potrebbe avvenire con un potenziamento consistente nell’incremento del carico assiale a 18 tonnellate, cosa che consentirebbe a una più ampia tipologia di treni di circolare sulla tratta e non solo quelli che si utilizzavano al momento della sospensione”.

Sull’opportunità di procedere all’ordinazione di ulteriori treni bimodali, finanziati dallo Stato, ma con una quota a carico della Regione, l’Assessore ha poi spiegato come al momento nessuna decisione sia ancora stata presa. “A tutela dell’amministrazione si è voluto aspettare che i treni bimodali fossero operativi e funzionanti anche in doppia composizione, ovvero con due treni.

L’autorizzazione di messa in servizio è stata acquisita nel mese di settembre 2020, e poi dopo alcuni passaggi interni a Trenitalia, il treno in doppia composizione ha fatto il suo primo viaggio il 12 dicembre 2020. Una prima valutazione riguardante il buon funzionamento dei treni si è quindi conclusa negli ultimi mesi quando tutti e cinque i bimodali hanno superato la fase di verifica in esercizio”.

È invece in fase di definizione la competenza del costo della manutenzione dei convogli. “Il Ministero delle infrastrutture e dei trasporti ritiene che vada scorporata dal finanziamento statale”. Alla base della decisione di non procedere almeno per il momento all’acquisto di ulteriori treni bimodali c’è anche la questione della definizione delle penali per il ritardo maturato nella fornitura dei primi 5 treni. Accanto a queste valutazioni, più tecniche, ve ne sono altre che riguardano la possibilità, prevista nell’attuale contratto, che sia Trenitalia stesso a integrare la flotta dei bimodali con ulteriori quattro convogli.

“In ogni caso visti i tempi lunghi necessari alla nuova fornitura di Stadler, questa presumibilmente avverrà a ridosso della prima parte dell’elettrificazione della tratta IvreaAosta” ha sottolineato Minelli, spiegando come a novembre ci siano state delle interlocuzioni con la società svizzera che ha illustrato all’Assessore delle nuove tecnologie. 

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