Il lungo viaggio del primo ETR 470 dall'Italia alla Grecia è iniziato.

Il convoglio è partito due giorni fa dalla SITAV di San Nicolò trainato dalla D.146.2002 che a Piacenza ha lasciato l'incarico alla E.652.090 che ne ha curato il trasferimento fino al confine di Villa Opicina.

Qui l'ETR 470 n.07 destinato alla compagnia greca TrainOse, che è parte del Gruppo Ferrovie dello Stato, è stato preso in carico dalla "Brižita" 363 036 delle ferrovie slovene SŽ che lo ha evidentemente portato fino al confine successivo.

A documentare il tutto con splendide fotografie in una fredda ma soleggiata giornata, c'era il nostro Rok Žnidarčič le cui immagini permettono anche di trarre altre conclusioni sul rotabile.

In primo luogo mancano ancora i loghi della nuova compagnia ferroviaria che assieme ad altre eventuali scritte "di brand" saranno verosimilmente applicate una volta che il convoglio sarà giunto a destinazione.

In secondo luogo degne di nota sono le marcature dei singoli elementi che al momento sono classificati 93 83 e di conseguenza I-TI, quindi col suffisso italiano di Trenitalia.

Col treno atteso a Salonicco per il girono 18, la stampa greca è ovviamente tutta concentrata su quella che viene considerata una svolta nei trasporti ferroviari del paese.

Del resto è abbastanza difficile dar loro torto. Le TrainOse (OSE è l'acronimo di Organismos Sidirodromon Ellados, letteralmente Organizzazione delle Ferrovie Elleniche) hanno nel loro parco mezzi tutt'altro che moderni.

Gli ultimi acquisti sono stati nel 2006, ma si è trattato di rotabili per treni regionali, nulla a che fare con elettrotreni come gli ETR 470 che, seppure più datati, sono stati profondamente rivisti prima dell'invio in terra ellenica.

Se è vero infatti che è stato loro eliminato l'assetto variabile, è altrettanto vero che sono stati aggiornati i sistemi di sicurezza alle normative attuali e internamente sono ora stati aggiunti monitor informativi oltre ad essere stati ammodernati gli interni con sedili in pelle, moquette e tavolini.

Un cambiamento radicale, insomma, per la clientela greca, che può finalmente contare su almeno cinque treni ai livelli che il resto d'Europa ritiene ormai indispensabili.

La prossima sfida da affrontare sarà molto probabilmente quella del servizio regionale che al contrario ancora verte in una situazione piuttosto complicata, figlia, va detto, della gestione pre FS. 

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