Ritorna un nuovo appuntamento con “Top & Flop” la rubrica di Ferrovie.Info in cui annoveriamo personaggi, aziende, enti o categorie che si sono, a nostro avviso, distinti in positivo e in negativo questa settimana.
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TOP - Trenitalia in Grecia
Eravamo i primi ad essere scettici. "I greci già stanno messi male con le loro ferrovie, ci manca la gestione italiana ad affondare del tutto la situazione". Ed invece, oibò, a quanto sembra ci sbagliavamo proprio.
Come riportato dal nostro portale, i passeggeri della compagnia greca TrainOse, parte del Gruppo Ferrovie dello Stato Italiane, risultano soddisfatti della qualità dei servizi forniti secondo un'indagine trimestrale condotta nell'ambito del controllo qualità.
In particolare, negli ultimi tre mesi del 2020, l'83,98% dei passeggeri di TrainOSE, riferendosi al proprio viaggio in treno si è dichiarato assolutamente o molto soddisfatto con un bel +16% circa rispetto al corrispondente trimestre del 2019.
Questo serva come "monito" anche per noi, forse un po' troppo criticoni con Trenitalia per i disservizi che denunciamo puntualmente.
Bene che l'"operazione-Grecia" stia riuscendo e bene anche che i Pendolini 470 di "Mamma Fiat Ferroviaria" stiano trovando una seconda vita nel paese ellenico. All'utenza greca non interesserà tanto, ma vedere questi treni ancora in forma dopo quasi 25 anni dalla prima messa in servizio scalda il cuore!
E pensare che gli svizzeri li avrebbero voluti vedere accantonati, morti e sepolti da almeno una dozzina di anni e dei loro hanno già fatto da tempo scatolette di tonno!
FLOP - Giustizia lumaca, strage di Viareggio
Non ha potuto che destare interesse la sentenza della Corte di Cassazione che ha dichiarato prescritti gli omicidi colposi per la strage di Viareggio a seguito dell'esclusione dell'aggravante della violazione delle norme sulla sicurezza nel lavoro. Rimane, insomma, da rivalutare la responsabilità per il "solo" reato di disastro ferroviario colposo.
È una sentenza che, comunque la si pensi sulla questione, ha ribaltato quanto giudicato nei primi due gradi di giudizio.
Non entriamo nel merito di questa decisione per una lunga serie di motivi. Primo: non siamo magistrati. Secondo: è una questione giuridica talmente complessa e poco lineare che sappiamo di non essere in grado di poterla spiegare nei dettagli. Terzo: c'è il dolore infinito di centinaia di persone che in un momento hanno perso 32 cari e non si meritano spiegazioni raffazzonate (come abbiamo visto fin troppo volte...) da persone che non conoscono perfettamente la materia giuridica.
No. Quello che noi vogliamo solo far notare è la lentezza atroce della giustizia in Italia, visto che a 11 anni dalla strage ancora siamo in alto mare per avere nero su bianco le responsabilità di quanto accaduto. A noi questa cosa spaventa, così come spaventa il fatto che Viareggio possa diventare una delle grandi stragi impunite del nostro paese. La lista è già lunga: Moby Prince, Ustica, attentato di Bologna, giusto per citarne alcune.
Nel nostro piccolissimo, assegniamo questo flop con la speranza, quanto prima, di poter scrivere di una giustizia raggiunta in tempi se non rapidi, quantomeno da paese civile.
Per questa settimana è tutto!


