Dall’inizio dell’anno, sono quasi un centinaio gli episodi di cui un cittadino bulgaro, in Italia senza fissa dimora, si è reso autore azionando il freno di emergenza e bloccando i convogli in marcia.
Sulla rete regionale della Liguria e anche su quella del basso Piemonte, l’uomo era oramai noto alla maggior parte dei capitreno che, vedendolo salire a bordo, avvisavano subito la Polfer prima della ripartenza dei convogli.
La maggior parte delle volte però il bulgaro passava inosservato e non appena il convoglio prendeva velocità, entrava in azione bloccandone la marcia, talvolta anche all'interno delle gallerie. In diverse occasioni, ha attivato il freno in più carrozze dello stesso convoglio, provocando ritardi di oltre un’ora.
Così gli agenti della Polfer della Liguria insieme ai colleghi della Polfer di Novi Ligure e della Sezione di Alessandria hanno ricostruito tutti gli episodi degli ultimi tempi a lui riconducibili e li hanno trasmessi all'Autorità Giudiziaria con l'ipotesi di reato di interruzione di pubblico servizio, nonché di resistenza a Pubblico Ufficiale.
Il Tribunale di Alessandria ha quindi emesso un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, preceduto da quello di Savona che nel frattempo, avendone rilevata la pericolosità sociale, gli aveva applicato in via provvisoria la misura di sicurezza della libertà vigilata. Gli agenti della Polfer, dopo averlo rintracciato, gli hanno notificato il provvedimento e per l’uomo si sono aperte le porte del carcere di Marassi.