Il Ministro delle Infrastrutture e dei Trasporti, Matteo Salvini, è tornato a parlare del progetto del ponte sullo Stretto di Messina.
"In 38 giorni ho fatto almeno una decina di riunioni tecniche per studiare i progetti.
Il ponte vuol dire lavoro vero, sviluppo e attrattiva per tutta l'Italia, attirare i migliori ingegneri del mondo".
L'attuale Vicepresidente del Consiglio aveva definito l'opera come la più green ed ecocompatibile della storia, prioritaria per il governo Meloni.
"Fare il ponte significa dare lavoro vero e non bonus o redditi di cittadinanza - ha continuato Salvini - tutte le regioni sono d'accordo e vado a Bruxelles a chiedere un cofinanziamento.
Vorrei che i primi scavi partissero tra due anni. Possibile si concludano tra cinque anni? No, ma avvieremo i lavori. E voglio dire che non è un regalo agli imprenditori, ma agli italiani e ai nostri figli. Costasse quello che costa, io vado avanti.
Adesso qualcuno ha detto che il Ponte potrebbe causare problemi agli uccelli che ci andrebbero a sbattere, ma gli uccelli non sono scemi, voleranno evitandolo".
Tra i primi a rispondere alle dichiarazioni del ministro, come scrive l'Huffington Post è il segretario generale della Cgil, Maurizio Landini.
"In Sicilia servono autostrade e ferrovie che funzionano. Bisogna dire al ministro Salvini che gli investimenti andrebbero fatti per le cose che servono.
Quella del ponte sullo Stretto non credo che sia una delle urgenze di questo paese".