Il governo vara il lockdown per i non vaccinati a partire dal 10 gennaio.
A partire da quella data tutte le attività sociali e ricreative potranno infatti essere svolte soltanto da chi ha il Green Pass Rafforzato che viene rilasciato a vaccinati e guariti.
Stando alle anticipazioni di stampa il governo avrebbe deciso di rendere obbligatorio il Green Pass Rafforzato anche per tutti i mezzi di trasporto, sia a lunga percorrenza, sia per il trasporto pubblico urbano, che fino ad ora era rimasto escluso.
Per salire a bordo di tutti questi mezzi è già obbligatorio indossare la mascherina Ffp2. L’elenco dei nuovi obblighi, che entreranno in vigore dal 10 gennaio, comprende: treni dell’alta velocità; treni a lunga percorrenza; treni regionali; aerei; navi; autobus; tram; metropolitane.
Sarà quindi impossibile spostarsi con i mezzi pubblici nelle città senza il Green Pass Rafforzato. A bordo dei taxi è obbligatorio sia per il conducente, sia per il passeggero indossare la mascherina, anche se l’autovettura è dotata di parete divisoria per separare passeggero e conducente. Resta vietato sedere al lato del guidatore.
Il governo ha anche stabilito che dal 1 febbraio il Green Pass Rafforzato, cioè rilasciato a vaccinati e guariti, abbia validità per sei mesi dall’ultima somministrazione di vaccino o dal certificato che attesta la guarigione. La scelta di posticipare l’entrata in vigore della norma al 1 febbraio è stata fatta proprio per consentire ai cittadini di prenotare il booster o il richiamo e mettersi così in regola, soprattutto evitando la sospensione della certificazione. A chi non effettuerà il booster oppure il richiamo, il Green Pass sarà infatti sospeso e non verrà «riconosciuto» dalla app C19.
Per chi è guarito dal coronavirus è necessario provvedere all’inserimento nel sistema del ministero della Salute dell’attestazione dell’avvenuta guarigione: per questo è prevista la registrazione del tampone negativo richiesto al termine della quarantena obbligatoria di 10 giorni.