Il futuro del trasporto pubblico è a idrogeno. Una strada su cui occorre fare un piano di investimenti. È questa la fotografia emersa a Bologna in occasione dell’incontro “Idrogeno nel trasporto pubblico su gomma”, organizzato da Asstra H2IT con il contributo di Tper, l'azienda di tpl dell’Emilia Romagna.

"L'idrogeno - ha detto Andrea Gibelli, presidente del gruppo FNM e di Asstra-Associazione Trasporti rappresenta un'importante occasione per Italia e il suo sistema industriale.

Il successo dipenderà molto dalla collaborazione tra il trasporto su gomma e quello ferroviario, soprattutto attraverso partnership pubblico-privato". Gibelli ha annunciato che Asstra avvierà "un piano di monitoraggio dei progetti relativi all'utilizzo dell'idrogeno nelle aziende del Tpl e un programma" per apprendere le best practices del settore.

Valter Alessandria, vicepresidente H2IT ha sottolineato come si stia lavorando per abbattere i costi di produzione dell’idrogeno e che "nel settore della mobilità molti grandi costruttori, italiani ed europei, hanno investito risorse nello sviluppo di mezzi alimentati ad idrogeno”.

“Investire nell'idrogeno – ha evidenziato Giuseppina Gualtieri, presidente e amministratore delegato di Tper - non significa solo acquistare mezzi, ma anche investire nella filiera e nelle infrastrutture con le necessarie competenze", precisa, per la quale "la scelta dell'idrogeno è il risultato di una decisione strategica industriale". 

Durante l’incontro sono stati illustrati i numeri della ricerca condotta da Asstra e H2IT. A settembre 2022, in Italia circolavano 43 mila autobus o pullman per servizi di trasporto pubblico locale o regionale. Una flotta alimentata in gran parte (87%) a gasolio.

I mezzi ibridi e zero emissioni rappresentano solo il 3% e un 9% è invece costituito da quelli a metano e gpl. Nonostante un ringiovanimento dei mezzi, passati da 12 a 10 anni di età media negli ultimi quattro anni, ben il 28% degli autobus, circa 12 mila, appartengono a categorie ante Euro 4.

In Europa le flotte più green circolano in Germania, Olanda e Regno Unito. L’anno scorso, secondo l'European Alternative Fuels Observatory, sulle strade europee circolavano 206 autobus a idrogeno.

Per stimolare la domanda e l'offerta, il Pnrr ha stanziato 3,64 miliardi di euro, fondi ai quali si aggiungono i 3,8 miliardi del Piano strategico nazionale della mobilità sostenibile per l'acquisto di veicoli a fonti energetiche pulite e 2,4 miliardi per il rinnovo del parco mezzi regionali nel trasporto pubblico con veicoli puliti entro il 2026.

Asstra e H2IT hanno presentato anche un pacchetto di dieci proposte per accelerare sulla transizione ecologica in questo settore.

Nell’ordine: continuare a sostenere con stanziamenti aggiuntivi in conto investimenti il processo di transizione; assicurare risorse aggiuntive attraverso il Fondo Nazionale Trasporti per compensare gli extracosti legati alla transizione energetica; promuovere una integrazione della normativa esistente ed una maggiore omogenizzazione a livello europeo, nazionale e provinciale; garantire autonomia nelle scelte di investimento per il rinnovo della flotta anche a livello locale; favorire la diffusione di impianti di produzione dell’idrogeno in punti strategici del territorio per il rifornimento dei mezzi; incentivare sinergie anche con  soggetti del mondo industriale e del trasporto merci, per favorire la diffusione delle Hydrogen Valley.

Fonte FS News - Foto di Repertorio

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