La notizia che tutti aspettavamo è arrivata e alla fine sembra anche migliore di quanto si potesse sperare.
A darla è direttamente Fondazione FS Italiane.
"Altro importante recupero effettuato dalla Fondazione FS. Una parte del mitico Pendolino ETR 401 è stata trasferita, con un trasporto eccezionale, dall'impianto di Ancona al nuovo hub manutentivo di Bologna. Si tratta del primo passo per il ricongiungimento con l'altra metà del Pendolino, attualmente garato presso l'impianto di Cremona; nei prossimi mesi saranno pianificate le attività di ripristino estetico e funzionale dell'unico esemplare di ETR 401".
Come si evince dal testo appena citato, si parla chiaramente di "ripristino estetico e funzionale", segno che quindi il glorioso primo treno a viaggiare in servizio commerciale con assetto variabile tornerà a correre con la sua meravigliosa livrea argento e blu.
Saltato l'appuntamento con il 45° anniversario del primo viaggio, si spera di poterlo vedere di nuovo in funzione per il 50° se non prima.
Come si ricorderà, infatti, il convoglio prese servizio il 2 luglio 1976 collegando Roma con Ancona, tre giorni la settimana, permettendo di ridurre di mezz'ora la percorrenza rispetto ai treni rapidi di materiale ordinario.
In seguito venne aggiunta una quarta corsa con il servizio che andò avanti per tre anni, fino a quando nel 1979 venne prolungato fino a Rimini.
Il bilancio di tre anni di servizio risultò ampiamente positivo, con grande quantità di esperienze accumulate e con inconvenienti tecnici di limitata importanza. L'essere rimasto esemplare unico tuttavia non ne permise l'utilizzo in servizio regolare, dovendosi alternare per i necessari intervalli di manutenzione ad altri rotabili ordinari per cui, anche a causa di crescenti problemi di affidabilità, le FS lo impiegarono con una traccia oraria molto ampia che di fatto gli faceva perdere il proprio punto di forza: la maggiore velocità.
L'ETR 401 continuò comunque a correre fra Roma e Rimini fino al 1983 quando, in occasione della seconda revisione ciclica, la dirigenza prese la decisione di rimuoverlo dal servizio attivo non giudicando economicamente sostenibile il mantenimento in servizio di un treno così particolare, rimasto unico, e che impegnava pesantemente le strutture manutentive.
Il resto è storia recente.
Nel 1995 venne convertito a treno d'agenzia ricevendo anche la nuova cromia XMPR ed entrando a far parte della "Flotta Charter" delle Ferrovie dello Stato. Il suo servizio in questo ambito fu però piuttosto limitato, venendo accantonato nei primi anni 2000.
Due casse del treno sono successivamente state restaurate (solo esternamente) in occasione del compimento dei 25 anni del Pendolino. Il tutto si è celebrato con una festa, tenutasi il 3 ottobre 2013 a Milano Centrale alla presenza del presidente delle FS e della neonata Fondazione ing. Mauro Moretti e dell'ing. Luigi Cantamessa, direttore generale della Fondazione FS.
Noi, nell'attesa di rivederlo sui binari, ve lo facciamo vedere nuovamente durante il trasferimento delle due unità mancanti, con dettagli interni ed esterni, rimandandovi per tutte le immagini alla nostra gallery FotoFerrovie.Info, raggiungibile cliccando qui.
La cronaca del viaggio
Nella giornata di lunedì 27 dicembre 2021 la E.656.023 è partita da Pistoia in compagnia della D.345.1055 e del carro soccorso Tipo Vsz marcato 80 83 975 1 509-5 per raggiungere Ancona, percorrendo dapprima la linea Bologna-Prato e facendo quindi il giro locomotore a Bologna Centrale.
Una volta arrivata a destinazione, nel capoluogo marchigiano sono state effettuate le procedure di aggancio dell'ETR 401 alla D.345.1055 per mezzo della barra rigida, preparando quindi il treno a partire il giorno successivo.
La mattinata seguente alle 8.10 il convoglio ha lasciato il capoluogo marchigiano e giunto al binario 3 di Senigallia ha dato precedenza all'Intercity 604 per Milano Centrale e al Regionale Veloce 3910 Ancona-Piacenza, ripartendo a distanza di blocco di quest'ultimo.
A Fano ha sostato per altri 20 minuti per dare precedenza al Frecciarossa 8810 Bari Centrale-Milano Centrale e dopo avere dato precedenza a un altro Frecciarossa a Cesena è giunto a Forlì dove ha dovuto sostare per circa un'ora per dare spazio a vari treni passeggeri come l'Intercity 606, il Regionale Veloce 3914, il Frecciarossa 8814 e un merci di trattori per Modena.
Una volta ripartito, a Faenza ha dato precedenza ad ulteriori convogli, muovendo solo a cavallo delle 15 per Bologna Centrale. Giunto al binario 5 della stazione felsinea, dopo una sosta di poco meno di 5 minuti è stato inoltrato a Bologna Ravone presso il deposito di Fondazione FS dove da tempo è in attesa di restauro anche l'ETR 450 n.03.
Foto e integrazioni al testo di Igli Sheldija


