Dopo Torino e Milano il Connecting Europe Express ha fatto tappa anche a Roma.

A differenza di quanto era stato annunciato, il treno è giunto il 7 settembre nella Capitale con due locomotive in testa e non con una composizione simmetrica e in medesimo modo è poi risalito nella giornata successiva alla volta di Bolzano.

All'andata titolare è stata la E.402B.175 con di rimando la E.402B.174. Al ritorno titolare la E.402B.170 con di rimando la E.402B.175. Tutte le macchine vestivano la nuova cromia Intercity Giorno di Trenitalia.

A Roma la presentazione di è tenuta nella stazione di Ostiense. 
Ad accoglierlo Enrico Giovannini, ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili, Fabio Massimo Castaldo, vicepresidente Parlamento Europeo, Pat Cox, EU-Coordinator Scandinavian-Mediterranean Corridor Commissione Europea, Antonio Tajani, presidente della Conferenza dei Presidenti di Commissione del Parlamento Europeo, Nicola Zingaretti, presidente della Regione Lazio e Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato Italiane.

Saranno alla fine oltre 20 mila i chilometri che percorrerà il convoglio in cinque settimane di spostamenti attraverso 33 valichi di frontiera. L’iniziativa ha l’obiettivo di unire simbolicamente tutti i Paesi toccati dal Connecting Europe Express per sensibilizzare i cittadini sulle politiche infrastrutturali e della mobilità dell’Ue, attraverso incontri ed eventi a bordo treno e nelle stazioni.

L’iniziativa è nata dalla collaborazione fra la Commissione europea, la Comunità delle ferrovie europee (Cer), operatori ferroviari europei, gestori dell’infrastruttura e numerosi altri partner a livello locale e dell’Ue.

"È un viaggio attraverso l’Europa intera unito da unico filo conduttore, il treno, testimonianza di impegno forte. Il treno avvicina persone e luoghi ospitando decine di eventi che lo promuovono come mezzo di trasporto più efficiente e sostenibile", ha commentato Luigi Ferraris, amministratore delegato di Ferrovie dello Stato alla presentazione della tappa romana.

"Si tratta di una grande opportunità per i viaggiatori che potranno usufruire di un mezzo di trasporto così vicino e facilmente utilizzabile", ha aggiunto. "L’Interrail ha rappresentato per tantissime persone il cambiamento e la scoperta dell’integrazione culturale e politica dell’Europa.
Le ferrovie hanno sempre svolto questa funzione e la svolgeranno sempre di più nei prossimi anni: Connecting Europe, ma io aggiungerei Connecting Italy, specialmente collegando nord con sud ed est con ovest", ha affermato il ministro delle Infrastrutture e della Mobilità Sostenibili Enrico Giovannini.

Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha aggiunto che "ogni giorno abbiamo la conferma di quanto sia importante rafforzare la dimensione europea per non avere paura del futuro, e stare nella competizione globale con altre grandi potenze, e competere nel segno della pace.
Ma accanto alla politica c’è anche bisogno di aumentare la qualità dei servizi a livello europeo. Il treno è uno di questi pilastri fondamentali per le infrastrutture europee e in questo caso di mobilità sostenibile. Anche perché, come è accaduto in tanti anni con l’Interrail, nel treno non solo si viaggia ma ci si conosce e ci si incontra, quindi è un bene che su questo si torni a investire".

Per Antonio Tajani si tratta invece "di un evento importante non solo per Roma ma per l’intera Unione Europea nel momento in cui l’Europa è chiamata a grandi sfide. La rete ferroviaria interconnessa, moderna, significa dare forza e peso a un continente che è chiamato a sfide politiche ma anche economiche.
Senza linea ferroviaria degna di questo nome sarà difficile sviluppare il trasporto delle merci. Non è sviluppando trasporto su ferro che si danneggia il trasporto su gomma, anzi. Tutto ciò deve dare forza politica all’Europa. Siamo un continente che non può perdere la leadership nel numero delle presenze turistiche.

Finita la stagione del Covid – ha sottolineato – dovremmo preoccuparci anche di questo. Dobbiamo incrementare le presenze turistiche in tutta Europa per continuare a essere prima meta turistica. Il treno di oggi è bandiera di interconnessione ferroviaria in Europa.
Senza questa interconnessione la nostra economia faticherà a competere. Se non siamo sempre più all’altezza rischiamo di essere sconfitti. Tutto ciò deve anche portarci a combattere battaglia per rendere meno inquinante il trasporto. Noi sosteniamo il passaggio all’idrogeno per alcune realtà ferroviarie. Credo che questo governo possa fare molto per portare l’Italia, con indispensabili riforme e strumenti del Recovery, a essere competitiva e sia parte di un progetto europeo".

Il vicepresidente del Parlamento europeo Massimo Castaldo ha concluso spiegando che "gli investimenti devono andare sia per l’alta velocità tra le grandi capitali e le grandi città europee ma anche per la rete locale, regionale, per far sì che il treno sia un mezzo di trasporto pienamente inclusivo. Vogliamo anche un grande salto di paradigma dal punto di vista tecnologico: pensiamo ad esempio l’idrogeno che ci potrà consentire di raggiungere tratte con pendenze e condizioni molto particolari e diventerà quindi l’emblema di questo grande percorso che il green deal vuole ottenere con l’Europa entro il 2050 per l’impatto zero sul clima".

Foto e video di Alberto Catona, Lorenzo Pallotta, Igli Sheldija, Luca Faggi e Carmelo Mulé

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