Questo rischiavamo di perdercelo perché oggettivamente è andato via senza troppo clamore.
Del resto, come ampiamente prevedibile, data l'importante immissione di nuovi materiali si continua ad accantonare e a svuotare i depositi per far spazio ai nuovi treni in arrivo.
Mezzi nuovi moderni, a basso impatto ambientale, e dotati di ogni tipo di confort possibile per l'utente che con l'aumento dei prezzi del carburante cerca un'alternativa economica e comoda per spostarsi.
Accantonamenti e demolizioni in molti casi dunque improcrastinabili e necessari visto la vetustà dei mezzi ere la necessità di fare spazio.
A svuotarsi è stavolta nuovamente Cremona con ben nove mezzi tra Diesel ed elettrici che hanno salutato per sempre la zona che era il loro fortino.
Ad andare a San Giuseppe di Cairo via Alessandria sono in questa circostanza le ALn 668.1063, .1058, .1097, .1028, .1088, .1255 e .1231, in parte in livrea Trenord e in parte in cromia XMPR.
Oltre a loro anche la ALe 582.026 in compagnia del Le 562.020.
Come ormai da anni facciamo, andiamo a dare qualche numero.
Le ALn 668 della serie 1000, prendendo come riferimento l'ordine di cui sopra, sono rispettivamente Savigliano 1977, Savigliano 1977, Savigliano 1978, Savigliano 1976 e Savigliano 1978.
Le ALn 668 della serie 1200 invece sono rispettivamente Omeca 1980 e Savigliano 1979.
Le due unità elettriche invece sono rispettivamente Breda Pt-Ansaldo 1987 e Stanga 1988.
A questo punto è difficile ma continuiamo ad auspicare un salvataggio per qualcuno di questi mezzi che hanno solcato i binari italiani da nord a sud rendendo possibile lo spostamento di milioni di persone in Italia.
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Foto di Ferdinando Ferrari