"La corsa è andata bene", esordisce scendendo dal treno il Direttore Generale di Fondazione FS e amministratore delegato di Treni Turistici Italiani, Luigi Cantamessa.

Il riferimento è al viaggio di prova di ieri tra Milano e Calalzo del treno composto inizialmente da E.444R e vetture con la locomotiva elettrica poi rimpiazzata da due D.445, una in testa e una in coda.

In realtà fino a Treviso la corsa è filata liscia, poi un guasto al circuito di raffreddamento del motore di una delle due macchine Diesel ha provocato l’eccessivo surriscaldamento dei motori nel tratto tra Vittorio Veneto e Ponte nelle Alpi, forzando una sosta a Santa Croce sul Lago.

Il convoglio è poi riuscito a proseguire la sua corsa, superando senza altri intoppi la tratta più in pendenza, la Ponte nelle Alpi-Calalzo.

"Il problema meccanico alle motrici sarà risolto immediatamente nelle officine per garantire la sicurezza ai treni espressi, prima dell’esordio ufficiale.

Oggi abbiamo fatto un sopralluogo a tutto il tracciato e alle singole stazioni interessate dai nostri percorsi, e soprattutto abbiamo verificato la lunghezza e il peso massimo del convoglio, che non potrà superare le sette carrozze, oltre alle due locomotive", aggiunge Cantamessa.

Nella composizione finale, i convogli espressi da Roma e da Milano avranno – in base alle caratteristiche del viaggio (notturno o diurno) – carrozze con cuccette e letti e con compartimenti, vetture per caricare sci, bici e per il deposito di bagagli di grandi dimensioni, vetture meeting, bar e anche la carrozza ristorante, un importante servizio non più presente da una quindicina d’anni sui treni.

"Vogliamo prestare un’offerta di qualità, a misura di turista; qui stiamo scrivendo la storia per queste terre alte. Il turista non può viaggiare con due o tre cambi, si deve offrire il comfort al prezzo di mercato, con un unico treno che possa rispondere a tutte le sue esigenze", prosegue Cantamessa.

"Da dicembre tornerà a correre il diretto Roma - Calalzo soppresso nel 2011. 

Arriverà anche a Cortina, tramite nostri autobus che partiranno dalla stazione cadorina all’arrivo del treno. Si viaggerà di notte, partendo il venerdì sera a Roma Tiburtina e arrivando il sabato mattina a Cortina. Poi si ripartirà la domenica sera, per arrivare a casa il lunedì mattina.

Cominceremo con le due corse ogni fine settimana, senza escludere però – in base alla domanda – un potenziamento con una corsa infrasettimanale, in modo tale da permettere al turista di scegliere un pernottamento sulle Dolomiti dai 3 ai 10 giorni.

Entro la primavera invece tornerà anche l’erede della vecchia Freccia delle Dolomiti" che collegherà Calalzo (e Cortina) con Milano.

Sui prezzi del viaggio da Roma non si sbilancia, mentre per la Freccia delle Dolomiti ci si attesterà sui valori adottati per il Frecciarossa.

Intanto qualche cambiamento interesserà la stazione stessa di Calalzo: "Non possiamo pensare che un treno di questo livello possa approdare in un luogo progettato per treni regionali".

E quindi gli addetti di FS hanno preso nota delle migliorie da apportare. 

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