Il PNRR ha stanziato 25 miliardi nel settore ferroviario, di cui 4,7 miliardi per progetti da nord a sud, come l’Alta Velocità sulla Salerno-Reggio Calabria, il raddoppio della Roma-Pescara o il potenziamento delle linee per il Brennero per fare degli esempi.
Investimenti - scrive Il Messaggero - a cui guarda con interesse l’operatore privato Italo - Nuovo Trasporto Viaggiatori.
"Il PNRR apre importanti ed allettanti scenari. Rappresenta sicuramente un’opportunità da cogliere, per migliorare l’offerta e garantire sempre più copertura ai viaggiatori.
Ampliando la rete Alta Velocità avremo modo di implementare il nostro network.
Più capillarità, più servizi significa più treni in flotta, stiamo già studiando una strategia di crescita che vedrà aumentare i nostri treni del 10-20% entro il 2027" afferma Gianbattista La Rocca, Amministratore Delegato Italo e Presidente di Itabus.
Ad oggi sono 51 i treni, perciò, nei prossimi 4 anni potrebbero arrivare a circa 60.
Altro punto cardine della strategia futura di Italo è l’intermodalità, come spiega ancora La Rocca: "Nel nostro Paese c’è una forte domanda di #mobilità integrata. Cresce la richiesta di servizi acquistabili tramite un unico portale, con una singola transazione, che consentono di utilizzare mezzi green e condivisi.
Treno più bus è solo il primo passo. Puntiamo a generare nuove connessioni, incrementando o istituendo fermate presso scali infrastrutturali strategici come porti ed aeroporti".
Ma non solo Italia, questo modello intermodale potrà raggiungere il mercato internazionale, come già studia Italo, anche alla luce del successo che hanno riscontrato i servizi charter offerti da Itabus per portare i viaggiatori all’estero: più di 10 nazioni già raggiunte fra le quali Svizzera, Austria, Germania, Francia, Slovenia, Croazia, Repubblica Ceca, Polonia, Grecia e Spagna.