Continua a svuotarsi il "rettilario" di Trenitalia e laddove non sono "Caimano" sono "Tartaruga".
Dopo il recente trasferimento della E.444R.006 e della E.444R.018, avvenuto il 15 maggio scorso da Milano Greco Pirelli a Savona Parco Doria e quindi San Giuseppe di Cairo, altre due unità lasciano definitivamente i binari.
Nella mattinata di mercoledì 7 giugno 2023 sono infatti partite sempre da Milano Greco Pirelli la E.444R.034 e la E.444R.109 dirette anche stavolta dapprima a Savona Parco Doria e quindi a San Giuseppe di Cairo.
Anche in questa circostanza, come nelle precedenti, oltre a questi locomotori erano presenti anche quattro carrozze UIC-Z in livrea Intercity Giorno utilizzate come massa frenante.
Il convoglio, una volta arrivato in terra ligure, dovrebbe proseguire il viaggio la mattina seguente da Savona Parco Doria alla Vico di San Giuseppe di Cairo, trainato dalla E.402B.144 in livrea Frecciabianca 2.0.
Andando a spendere qualche parola su queste due locomotive, possiamo dire che la E.444R.034 è una ASGEN - FIAT del 1971 Riqualificata nel 1994, mentre la E.444R.109 è una TIBB (Tecnomasio Italiano Brown Boveri) del 1974 Riqualificata nel 1992.
Al netto di queste demolizioni le E.444R ancora esistenti sarebbero solo 33, delle quali 26 accantonate a Milano Greco Pirelli, una a Martesana, tre a Roma San Lorenzo, una a Voghera e una Surbo oltre alla E.444R.106 ferma da qualche mese a Milano Porta Garibaldi.
A queste vanno ovviamente sommate le due finora in asset di Fondazione FS Italiane, ovvero E.444R.005 ed E.444R.046.
Detto in altra maniera più di due terzi del Gruppo è stato demolito.
Nell'ordine ecco tutti i locomotori e le marcature delle carrozze coinvolte nel trasferimento di oggi:
1º E.402B.144
2º E.444R.034
3º E.444R.109
4º UIC-Z 61 83 29-90 768-6
5º UIC-Z 61 83 29-90 772-8
6º UIC-Z 61 83 29-90 792-6
7º UIC-Z 61 83 29-90 160-6
A titolo di curiosità, le due macchine inviate oggi alla demolizione non erano presenti nel nostro elenco in cui suggerivamo le unità da salvare in quanto storicamente rilevanti.
Una magra consolazione a fronte di un destino inevitabile.
Testo, foto e video di Igli Sheldija