Da qualche tempo a questa parte la Sicilia è sempre più nei piani di Trenitalia e RFI.

Chi è ancora rimasto ai treni regionali effettuati con le ALe 582 o le ALn 668 o ai treni a lunga percorrenza trainati dalle E.656 deve oggi fare i conti con un rinnovamento che se non è ancora totale, lo sarà a breve.

Parlando solo ed esclusivamente di mezzi particolarmente moderni, l'isola può oggi contare su una flotta decisamente svecchiata rispetto agli anni passati.

Questo non tanto sulla lunga percorrenza, dove pure le E.464 stanno contribuendo a ridurre i tempi di viaggio e ad aumentare l'affidabilità, quanto sul traffico regionale.

Attualmente in Sicilia sono infatti attivi sei treni "Jazz" ETR 425 da cinque elementi, realizzati da Alstom tra il 2014 e il 2019 che effettuano anche servizio sull'aeroporto di Palermo.

Ad essi si sommano venticinque moderni "Pop" ETR 104 sempre da quattro elementi che come i precedenti rappresentano il top della gamma attualmente disponibile sui binari italiani assieme ai "Rock" che tuttavia non sono presenti a queste latitudini.

Come abbiamo visto nei giorni passati, inoltre, la Sicilia è la prima regione dove hanno iniziato a circolare i nuovi "Blues" a tripla alimentazione.

In questo caso, sui binari isolani sono attualmente presenti un HTR 312 da tre elementi e tre HTR 412 da quattro elementi.

Ad essi dovrebbe aggiungersi a breve un altro HTR 412, per la precisione il n.011 che già da alcuni giorni è previsto in partenza da Bologna Centrale.

Entro qualche mese, questa nuovissima tipologia di convogli dovrebbe raggiungere le ventidue unità, contribuendo a ridurre in modo significativo l'età media dei mezzi a gasolio in Sicilia e al contempo portando benefici anche in termini di comfort, consumi e inquinamento.

Se questo è il punto di vista dei mezzi, non peggiore è quello delle infrastrutture.

Da un lato è infatti verissimo che l'isola soffra di un gap enorme rispetto al resto del Paese.

Dall'altro, tuttavia, sono tantissime le gare che sono state indette per migliorare la rete velocizzandola e rendendola più sicura.

Come è ovvio che sia, in questo caso le tempistiche per vedere dei risultati sono decisamente più lunghe ma se mai si comincia, mai si finisce.

Ora la speranza è che i cantieri partano in fretta e proseguano senza intoppi, per permettere entro questa decade ai siciliani e ai turisti che ogni anno vengono a visitare questa splendida regione di viaggiare non solo su treni finalmente confortevoli ma anche a velocità e di conseguenza con tempistiche degne di un paese civile.

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