C’è una nuova porta per i migranti che si spostano clandestinamente verso la Francia, il traforo ferroviario del Frejus. L’ultima ondata di sbarchi di questi giorni e la contestuale chiusura del confine francese particolarmente rigida nel transito “classico” di Ventimiglia stanno portando ad una modifica sostanziale della rotta di chi cerca di oltrepassare il confine italiano per raggiungere il resto d’Europa.

Quasi ogni notte da alcune settimane ad oggi, i sensori installati sul lato francese della galleria di valico rivelano la presenza di pedoni all’interno del tunnel di 12 chilometri che collega Bardonecchia a Modane. Nella notte tra  venerdì e sabato scorsi, ad esempio, la polizia ha intercettato quattro stranieri mentre altri sei sono riusciti a oltrepassare il confine e sono poi stati fermati dalla gendarmerie francese che provvederà a rimandarli in Italia secondo gli accordi di Dublino.

Per arginare in parte il problema la polizia ha chiesto alle ferrovie di installare anche sul lato italiano i sensori di movimento che sono già attivi sul lato francese e che permetterebbero agli investigatori di anticipare i movimenti dei migranti, rilevando la presenza di persone in galleria prima che attraversino il confine.

Quella che rischia di diventare una vera e propria traversata della speranza inizia sempre di notte quando le tre coppie di TGV sono ormai passati e gli unici pericoli sono i treni merci. Con buona pace dei macchinisti che in cabina rischiano, involontariamente, di fare una mattanza.

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