L'arrivo del Frecciabianca in Sicilia sta dimostrando ancora una volta come molti dei politici che ci governano siano parecchio a digiuno di cultura ferroviaria.

Sull'utilità del servizio ognuno può ovviamente avere la propria idea, così come sul costo e sui tempi di percorrenza, il problema insorge quando chi chiaramente è fuori argomento inizia a parlare di treni.

La politica siciliana, in questi giorni, ha partorito il peggio che si potesse creare, parlando del nuovo Frecciabianca come del modo per "permettere a Trenitalia di smaltire qualche carretta senza pagare costi di demolizione" o di "un modello di treno che è stato dismesso al Nord perché ormai obsoleto, riciclato in Sicilia con presentazione in pompa magna".
Non sono mancati i riferimenti a termini che non cessano evidentemente di rimanere ben impressi nella memoria, "i tempi delle littorine non sono purtroppo lontani", né frasi ad effetto piuttosto senza costrutto, "la Sicilia è ancora parte dell’Italia e non la discarica di Trenitalia".

Alla luce di termini come questi, estratti tra la lunga serie letta sui giornali in questi giorni, tanto vale fare chiarezza con dati oggettivi.

Quanto sono vecchi i Frecciabianca che Trenitalia utilizza in Sicilia?

Innanzitutto la premessa è d'obbligo. Come tutte le persone che viaggiano e hanno un paio di occhi funzionanti possono vedere in completa autonomia non solo le E.464 titolari del servizio in Sicilia sono attive anche nel resto del Paese ma le vetture che esse trainano sono ogni giorno presenti anche sui Frecciabianca che girano sulla terraferma.

In Sicilia, almeno al momento, le macchine di questo Gruppo assegnate sono quattro: le E.464.335, .360, .375 e .393. Di queste, tre fanno parte dell'ordine del 2005 e una dell'ordine del 2007. Per essere ancora più specifici, la E.464.335 è stata consegnata il 29 novembre 2006, la E.464.360 il 22 giugno 2007, la E.464.375 l'8 novembre 2007 e la E.464.393 il 27 marzo 2008.

Nel peggiore dei casi, dunque, ci troviamo di fronte a macchine che hanno meno di 15 anni, tutt'altro che vecchie, quindi. Per dare un riferimento, le E.402B che ogni giorno sono alla testa dei Frecciabianca sul continente ne hanno, all'incirca, dai 5 ai 7 in più. Ma nessuno si sogna di lamentarsi definendole superate.

Del tutto fuori luogo anche l'accusa di aver mandato le unità più vecchie in Sicilia. Le prime E.464 sono state consegnate tra il 1999 e il 2000 e più di una di queste è in circolazione in Lombardia sui convogli di Trenord.

In ogni caso, al di là dell'età, si tratta di macchine collaudate e affidabili, oggetto di miglioramenti serie dopo serie, tutt'altro che delle "carrette" che attendono la demolizione, almeno per la maggior parte di esse, che ogni giorno svolgono il loro onestissimo lavoro sulle linee dell'Italia intera.

Se dunque si vuole criticare il servizio lo si faccia pure ma forse sarebbe meglio evitare di affacciarsi in argomenti tecnici che evidentemente non sono particolarmente conosciuti. Il rischio di dire frasi senza senso è davvero dietro l'angolo.

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