Il raddoppio del Frecciarossa Perugia-Milano è un obiettivo "prioritario" della Regione Umbria.
A ribadirlo la governatrice Donatella Tesei, che ha richiesto a FS di firmare il contratto per un raddoppio della corsa per almeno quattro mesi, in via sperimentale. Periodo da individuare entro l'anno in corso.
Lo riporta Il Corriere dell'Umbria, che inoltre riferisce: la sperimentazione doveva partire già nel 2020, ma è stata sospesa causa Covid. Nel progetto presentato dagli uffici regionali erano stati definiti in una bozza di massima anche gli orari: rispetto all’andata attuale delle 5:24 con arrivo a Milano alle 9:30 ci sarà una seconda corsa con partenza da Fontivegge alle 8:40. Arrivo a Milano alle 12:45. Rispetto alla corsa di ritorno in vigore ora, partenza da Milano alle 18:30 e arrivo a Perugia alle 22:30, si aggiungerebbe il treno veloce 14:00-18:00. Il contratto per il raddoppio era già pronto per essere firmato, ma è saltato tutto con il lockdown e la sospensione dei trasporti fra regioni. Il periodo individuato era giugno-ottobre.
Una delibera di giunta del dicembre scorso aveva stabilito la prosecuzione del servizio anche per il 2021. In quello stesso atto si specificava che il collegamento Perugia-Milano via Frecciarossa era una scelta fatta “nell’interesse generale e per lo sviluppo dell’economia del territorio e negli anni 2018-2020 ha dimostrato di essere un vettore importante per la comunità, tenuto conto del successo riscontrato nell’uso di questa modalità di trasporto per la quale si è riscontrato un incremento importante del numero di passeggeri trasportati rispetto a quelli inizialmente previsti”.
Per iscritto è stata inserita l’attivazione della fermata alla stazione di Terontola “in quanto molto richiesta da cittadini umbri che risiedono nella zona del Lago Trasimeno, ma anche da alcuni enti locali toscani, per i quali Terontola risulta più facilmente raggiungibile rispetto ad Arezzo per la fruizione del servizio ferroviario in questione”. Del raddoppio della corsa si è solo parlato, in quell’occasione. Ora la Regione Umbria rinnova la richiesta in via ufficiale.
I periodi papabili sono quello già previsti per l’anno precedente, poi annullato per i contagi: giugno ottobre. Ma si ipotizza anche settembre-dicembre, per la ripresa delle attività economiche. Decisivo in ogni caso sarà l’andamento della curva epidemiologica.


