La Spagna andrà, probabilmente, controcorrente. Cannando clamorosamente, aggiungiamo noi.

Il governo iberico ha infatti suggerito la possibilità che le quattro rotte notturne che esistevano prima della pandemia, che collegavano Barcellona e Madrid con la Galizia, il Portogallo e la Francia in treno e che sono ancora sospese a causa del Covid-19, non vengano riattivate una volta che la crisi sanitaria si sarà risolta.

Lo ha affermato il Segretario Generale dei Trasporti e della Mobilità, María José Rallo, durante la sua partecipazione a una commissione del Congresso dei Deputati, dove ha considerato che la rete ad alta velocità che la Spagna possiede offre tempi di viaggio molto competitivi che mettono in dubbio che i treni notturni siano un modo adatto per viaggiare.

Questa posizione dell'Esecutivo si scontra con la tendenza nel resto d'Europa di recuperare progressivamente questa tipologia di convogli che nell'ultimo decennio erano caduti in disuso, al fine di offrire un'alternativa a emissioni zero ai trasferimenti effettuati in aereo o in auto, potendo anche approfitta del viaggio per dormire in un letto sul treno.

Secondo l'opinione di Rallo (che chiunque conosce un minimo le ferrovie europee capisce essere totalmente errata, ndr) il resto dei paesi europei non dispone della rete ad alta velocità della Spagna (Italia, Francia e Germania saranno fuori Europa, evidentemente, ndr), il che potrebbe dare un senso all'impulso di questi paesi a rilanciare le rotte notturne. "Se il viaggio tra Madrid e Barcellona o Siviglia è ora di due ore e mezza, non è ragionevole pensare che i treni notturni siano competitivi o attraenti per gli utenti", ha aggiunto.

A questo si aggiungerebbe anche l'aspetto economico. Renfe ha registrato una perdita annua di circa 25 milioni di euro per l'erogazione dei servizi Trenhotel, nonostante negli ultimi tempi fosse già stata ridotta.

La deputata che ha sollevato la questione al Congresso, Laura López, di Unidas Podemos, al contrario, ha esortato Rallo affinché il Ministero espanda le rotte notturne e aumenti gli investimenti per rinnovare la flotta esistente.

López ha ricordato che in un viaggio di 1.000 chilometri, il risparmio del treno rispetto all'aereo o al veicolo privato può essere compreso tra il 70% e il 90% o addirittura diventare completamente privo di emissioni.

Tuttavia, Rallo non solo ha sottolineato che non è possibile ora dare una data specifica per la ripresa dei servizi notturni sospesi dal Covid-19, ma ha aggiunto che il governo "vedrà come evolverà la domanda sociale", assicurando che "potrebbe essere che i treni notturni non siano il mezzo di trasporto più idoneo" rispetto alla competitività offerta dall'AVE.

Orario invernale Trenitalia
Giorni
Ore
Min.
Sec.

Aerei

Autobus

Eventi

Varie

Treni insoliti sui binari italiani
Il nuovo libro di Lorenzo Pallotta

234 pagine, 260 foto

Acquista la tua copia!!

Lavoro in ferrovia