Gli amministratori della compagnia Eurostar hanno implorato nei giorni scorsi il segretario ai trasporti britannico Grant Shapps di aiutare a salvare l'operatore ferroviario internazionale.
Il vettore, che gestisce servizi tra Londra St Pancras e Parigi, Bruxelles e Amsterdam, ha trasportato 11 milioni di passeggeri nel 2019, ma il 95% dei servizi è stato sospeso a causa della pandemia da Coronavirus e da tempo la compagnia è sull'orlo del fallimento.
Al momento un solo treno al giorno è in circolazione su ciascuna delle sue rotte ma unicamente per offrire un servizio ai lavoratori essenziali.
Un portavoce di Eurostar ha chiesto nuovamente nella giornata di ieri un supporto COVID-19 simile a quello che viene fornito alle compagnie aeree britanniche, consistente in sgravi fiscali fino a 8 milioni di sterline di tariffe aziendali.
"Senza ulteriori finanziamenti da parte del governo britannico, c'è un rischio reale per la sopravvivenza di Eurostar, la porta verde per l'Europa, poiché la situazione attuale è molto grave". L'amministratore delegato e capo di Eurostar Jacques Damas ha aggiunto che "una catastrofe è possibile" senza il finanziamento e ormai la chiusura è alle porte.
Secondo alcune fonti se i finanziamenti non arrivassero in fretta un consorzio francese e belga che includerebbe i governi delle due nazioni potrebbe essere costretto a prendere il pieno controllo di Eurostar.
Ma questa mossa, secondo i giornali locali, potrebbe comunque non salvare la compagnia da un periodo di chiusura.
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