Veloci, eleganti, apprezzate dai ferrovieri e amate dagli appassionati.
Le E.646 hanno rappresentato senz'altro un pezzo importante della storia delle Ferrovie dello Stato. La loro carriera si è conclusa ufficialmente nel 2009 e da allora sono iniziati gli accantonamenti e le demolizioni.
Nonostante siano trascorsi 12 anni, però, ancora diverse unità sopravvivono negli scali d'Italia, oltre ovviamente a quelle preservate da Fondazione FS Italiane.
Non è facilissimo fornire una cifra esatta di quante ne esistano ancora perché alcune zone d'Italia sono letteralmente dei "buchi neri" dell'informazione (appassionati, dove siete??), come ad esempio Cosenza, tuttavia secondo le nostre stime dovrebbero esserci ancora 32 locomotive di questo Gruppo in attesa probabilmente della fiamma ossidrica.
I luoghi fisici di questo "abbandono" dovrebbero essere Reggio Calabria, Cosenza, Palermo, Bicocca, Messina, Bari Lamasinata, Taranto, Roma Smistamento, Foligno, Milano Smistamento e Alessandria con alcune unità che sarebbero prossime alla dipartita finale.
Tra queste quella di Roma Smistamento, E.646.095 che abbiamo visto trasferita da Roma San Lorenzo non molto tempo fa (Ferrovie: Quale destino attende la E.646.095?) e quelle di Bicocca (E.646.086 ed E.646.206) che potrebbero venire demolite a Catania anche se non si sa bene quando.
Quando i giochi saranno fatti, di 198 macchine costruite rimarranno sicuramente le cinque già salvate: .028, .085, .158, .190 e .196.
La speranza è che ci si attivi per tempo quantomeno anche solo per pensare di preservarne qualcun'altra, visto che, tra le altre cose, sono tra le macchine che hanno ricevuto il maggior numero di livree. Peraltro, XMPR a parte, tutte bellissime.


