Presentate a Novegro 2019, le “nuove” carrozze UIC-Z1 revampizzate di Rivarossi, mostrano tutte le modifiche di stampo necessarie e finalmente i nuovi interni.

Il modello preso in esame per questa recensione è il set con numero di articolo HR4284, che contiene due carrozze di seconda classe marcate rispettivamente 61 83 29-90 715-7 I-TI B e 61 83 29-90 312-3 I-TI B, entrambe con logo Trenitalia tricolore e livrea IC Giorno.

La confezione è in cartone rosso marchiato Rivarossi, contenente le due singole scatole in plastica rigida che proteggono, con un involucro in plastica trasparente, i modelli. A corredo sono presenti dentro ogni confezione gli aggiuntivi per completare le vetture (smorzatori, condotte pneumatiche, gancio e condotte 13 poli, REC femmina).

Il modello presenta diverse novità di stampo della cassa rispetto ai precedenti modelli di UIC-Z1 Rivarossi. Lo stesso purtroppo non si può dire della parte inferiore, sottocassa e carrelli infatti sono rimasti praticamente invariati. Tali particolari però a nostro avviso non inficiano l’ottima resa del modello, in quanto tutte le apparecchiature sono abbastanza ben riprodotte ed i carrelli mantengono un buon livello di incisione. Forse avremmo aggiunto, sulla parte inferiore dei carrelli, la riproduzione dei freni a disco.

Per quanto riguarda la cassa, Rivarossi ha posto particolare attenzione sia nella scelta e nella stesura dei colori, che risultano molto fedeli, che nella applicazione delle tampografie molto nitide. Anche il logo Trenitalia appare di forma e dimensioni corrette così come le marcature. Notevoli e numerosi sono i tocchi di colore ai vari particolari presenti, sia del sottocassa, che della zona vestiboli. Inoltre risultano già montati di fabbrica i nuovi accoppiatori REC, che però non sono verniciati.

Il tetto della carrozza mantiene le corrette proporzioni delle precedenti produzioni, anche se risulta lievemente disassato a livello dell’intercomunicante. Sempre il tetto inoltre presenta un diverso schema di coloritura tra le due carrozze presenti nel set.

La ricerca quasi maniacale del dettaglio si nota anche nella zona intercomunicante dove tutto ciò che poteva essere decorato è stato verniciato. Ben riprodotte le cornici dei finestrini e le modifiche apportate alle tabelle di percorrenza (tipo elettronico), alle spie di apertura porte ed alla griglia dell’aria condizionata, che è stata parzializzata.

Proprio a volerlo tirare fuori, qualche dubbio lo abbiamo solo sulla zona superiore delle porte dove la verniciatura, su diverse vetture viste, non risulta perfettamente orizzontale ma "ondulata", con un effetto non molto gradevole che tuttavia, va detto, risulta particolarmente evidente solo andando a guardare nel dettaglio.

Come anticipato grande lavoro è stato fatto anche sugli interni, che si presentano completamente rivoluzionati, con la corretta disposizione “open space”. Degni di nota i sedili con tavolini riportati e le bagagliere a metà carrozza.  Ovviamente, le carrozze presentano i portaganci a norme NEM.

In conclusione, Rivarossi ha sicuramente compiuto un altro passo in avanti sul campo delle carrozze Z1, anche se probabilmente un aggiornamento di carrelli e sottocassa, sulla “scia” delle GC, ci avrebbe forse regalato le “Z perfette”.

Salvatore Lo Bianco

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