Uscite quasi in sordina, le carrozze Eurofima di PIKO, dallo stampo completamente nuovo in scala 1:87, inaugurano il filone delle carrozze FS della casa tedesca.
Il modello preso in esame per questa recensione è l’articolo 58534 una carrozza di prima classe marcata 61 83 19-90 013-9 Az, con logo FS a Televisore, data di revisione 01-04-1980 e tabelle di percorrenza Stoccarda – Genova Brignole.
La confezione è la ben nota PIKO in cartone, contenente un involucro in plastica trasparente che al contempo protegge permettendo però la visione del modello. A corredo sono presenti i fogli con le istruzioni per il montaggio dei pochi aggiuntivi (purtroppo non sono previsti gli accoppiatori pneumatici sulle testate) e la lista delle parti di ricambio.
Esaminando il modello e partendo dal sottocassa si nota come, nonostante tutti i particolari siano stampati e non riportati, sono così ben incisi, quasi a tutto tondo, da restituire l’impressione degli elementi reali. Degna di nota, su tutto, è la presenza dei tubi di scarico delle ritirate in prossimità dei vestiboli, con gli unici particolari da montare e forniti come aggiuntivi, che sono costituiti dai predellini e dagli scalini richiudibili.
I carrelli sono molto ben riprodotti e abbastanza profondi e presentano, come nota rimarchevole, la riproduzione dei cavi sulle boccole e i freni a disco nella parte inferiore.
Per quanto riguarda la cassa, oltre a mostrare un’incisione molto nitida, si nota l’attenzione prestata nella scelta dei colori che risultano molto simili agli originali e praticamente identici alle ultime produzioni di altre marche, come le Roco di ultima produzione. Unico piccolo neo è il logo FS a televisore che appare, a mio avviso, lievemente sottodimensionato. Notevoli e numerosi sono i tocchi di colore ai vari particolari presenti, sia del sottocassa, che della zona vestiboli mentre già montati di fabbrica sono i corrimano di salita, fini ma robusti.
Il tetto della carrozza appare ben proporzionato soprattutto nella sua curvatura che le fa risultare perfettamente accoppiabili con altri rotabili coevi. Sottotono appare invece il REC maschio che come in altre riproduzioni della stessa casa fermodellistica è semplicemente stampato e mozzato nella sua parte inferiore. Una soluzione che denota chiaramente la vocazione da plastico del modello proposto, resa ancora più palese dalla già citata mancanza degli accoppiatori pneumatici e del REC femmina. Tale aspetto richiederà sicuramente un intervento da parte dei modellisti più esigenti, magari per una vettura destinata a chiudere la composizione sul plastico.
Passando agli interni, anche essi risultano ben riprodotti, con la parete divisoria in beige e i sedili in rosso, che però sono stampati in tutt’uno con le paretine degli scomparti. Da segnalare è senza dubbio la presenza dei tavolinetti richiudibili sotto i finestrini, riprodotti in varie configurazioni. Da ricordare, invece, che le carrozze presentano la predisposizione all’impianto di illuminazione ed ovviamente i portaganci a norme NEM.
Concludendo, PIKO ha sicuramente prodotto un modello valido e ben rifinito soprattutto nella verniciatura e nelle tampografie, che presenta però alcune semplificazioni, peraltro facilmente migliorabili, ad un prezzo abbastanza competitivo, visto che se da listino le vetture "normali" stanno a 59,99 Euro vengono da più parti proposte a poco più di 50 euro.
Salvatore Lo Bianco