A poco meno di un anno dall’ultimo viaggio e con la pandemia che pare finalmente essere sotto controllo, decidiamo di iniziare un altro dei nostri Ferroviaggi.
Ultimamente siamo parecchio fissati con il Diesel e con le macchine con motore termico che ci mancano, per cui progettiamo una sortita in Germania, per immortalare due mezzi che non dureranno ancora a lungo sui binari tedeschi.
Stiamo parlando principalmente delle "Ludmilla" BR 232/233/234 e delle automotrici BR 628/928. Mezzi molto diversi tra loro ma entrambi tra i più antichi a queste latitudini, datati rispettivamente 1973 e 1992, con quest’ultimo che pare ieri ma sono quasi 30 anni fa.
Per non avere problemi all’estero ci presentiamo con il tampone negativo fatto la sera prima di attraversare i due confini. La nostra destinazione è a est di Norimberga dove abbiamo visto esserci diverse "Ludmilla" in servizio regolare. Sappiamo che questo sarà, una volta tanto, un giro diverso dal solito, perché l’obbiettivo è ben chiaro e si concentra in pochi chilometri, cosa che ci eviterà di partire come nostro solito per la Polonia per poi ritrovarci in Portogallo...
La partenza è come sempre dalla Toscana e il dinamico terzetto è composto sempre da Lorenzo, Francesco e Marco. Nonostante un buon ritmo il primo giorno se ne va di viaggio. Era in preventivo anche perché un minimo di fila alle frontiere è inevitabile. In realtà non ci chiedono nulla di speciale, giusto i basilari e i fogli che attestano la nostra negatività al Covid.
Nonostante le giornate siano particolarmente lunghe in questo periodo dell’anno, il pomeriggio arriva in fretta e per non sprecare la giornata intera per i trasferimenti ci fermiamo nei pressi di Ergoldsbach dove passa la linea elettrificata che da Monaco conduce a Regensburg.
Lo facciamo perché qui sono previsti i convogli di Alex diretti a Praga che si palesano con le loro belle Taurus in testa seguite da composizioni poco omogenee di vetture a singolo e doppio piano con cromie più o meno aggiornate e in qualche caso con il rinforzo di carrozze anche delle ferrovie ceche České dráhy.
Tutto bellissimo, anche gli altri treni che passano, ma il tempo stringe e dobbiamo salire ancora per cui decidiamo che la nostra prima giornata è andata e muoviamo verso nord alla volta della prima struttura che ci ospiterà situata a Moosbach, a pochi chilometri dal confine con la Repubblica Ceca.
Il motivo di questa scelta è presto detto. Il giorno dopo è domenica e dai turni che faticosamente abbiamo trovato sul web risulta che le "Ludmilla" in servizio sui merci saranno davvero pochissime.
In compenso in Cechia è previsto un particolare convoglio che merita di essere fotografato. Si tratta del "Cyklo Brdy" che da Praha hl.n. arriva a Blatná e che normalmente è trazionato da una vecchia "Bardotka" delle ferrovie ceche.
La mattina ci svegliamo dunque all’alba e sconfiniamo. In Cechia si può per ora rimanere solo 12 ore ma in effetti nessuno ci controlla alcunché. Prima del "Cyklo Brdy" decidiamo però di andare sull’elettrico nella stazione di Nezvěstice dove di lì a poco passerà un convoglio diretto a Plzeň che potrebbe avere una anziana 242 in testa. La fortuna aiuta gli audaci, visto che non solo c’è effettivamente una macchina di questo gruppo in testa ma essa veste ancora la livrea originale crema e arancio.
Anche se la giornata inizia bene, una perturbazione del tutto attesa inizia a palesarsi e ci lascia capire che tanto per cambiare dovremo combattere con le nuvole nelle ore seguenti.
Per iniziare la battaglia ci spostiamo sulla tratta Diesel dove in breve tempo passerà il "Cyklo Brdy" che inseguiremo fino a Blatná. Il cielo in men che non si dica, in pieno stile est Europa, si è coperto quasi del tutto con pochi squarci che lasciano filtrare i raggi di sole. La fortuna vuole che uno di questi passi proprio mentre arriva la nostra "Bardotka" che riprendiamo con discreto entusiasmo.
Fatto lo scatto parte l’inseguimento che è un succedersi di vittorie e sconfitte. Diverse foto vengono col sole, altre col nuvolo ma alla fine vista anche la particolarità del servizio ne è valsa la pena.
A Blatná la locomotiva Diesel manovra e si rimette in testa per la risalita che ci sarà nel pomeriggio. Con il convoglio fermo ne approfittiamo per aspettare comodamente una apertura per "demolire" di foto il soggetto nello splendido contesto della stazioncina semi sperduta.
Soddisfatti e comunque già piuttosto "pieni" di "Bardotka" dal precedente giro in Slovacchia che vi invitiamo a leggere, decidiamo di lasciar perdere il ritorno e di concentrarci sulle 242 datate 1975 che sono in servizio sulla linea elettrica.
Il motivo è presto detto. Di queste loco ne abbiamo decisamente meno, sono altrettanto splendide e, cosa molto importante, viaggiano sulla linea che è posta più a ovest dove la perturbazione è meno presente.
Meno presente non vuol dire assente, per cui le ore successive sono sempre una lotta, col sole che non sempre decide di uscire al momento giusto. Al netto di tutto, però, riusciamo a portare a casa diversi buoni scatti, il che è sempre positivo pensando a dove siamo e a cosa stiamo fotografando.
La giornata se ne è andata ed è ora di concentrarci sulle "Ludmilla" per le quali prendiamo anche "casa" a Marktredwitz dove la prima notte dormiamo in un silenzio assordante che in qualche modo invidiamo.
La mattina seguente la sveglia è alle 5.30. Non è un refuso, la luce c’è già da qualche minuto e le prime "Ludmilla" sono previste molto presto. Il problema qui è che i merci provenienti dalla Cechia possono viaggiare su due linee e quindi abbiamo bisogno di qualcuno che ci aiuti a uscire dall’impasse per evitare di stare ore su una tratta quando i convogli viaggiano sull’altra.
Andiamo quindi in stazione a Marktredwitz dove solo dopo molto peregrinare troviamo un ferroviere che ci annuncia il primo treno con "Ludmilla" diretto a Schirnding. Ci piazziamo poco a nord lungo la tratta e dopo due ore di gelo e qualche regionale il convoglio si palesa regalandoci un bello scatto con la calda luce del mattino.
Torniamo a Marktredwitz a chiedere info al Dirigente di Movimento sui treni successivi ma il già poco disponibile ferroviere di prima questa volta finge di non esserci sebbene sia ben visibile dentro la struttura. Vedendolo continuare a mimetizzarsi con le piante lo lasciamo lì dove sta e decidiamo di dedicarci ai regionali e agli Alex che su questa tratta viaggiano con trazione Diesel rimandando a dopo la caccia alle "Ludmilla".
Purtroppo, nel mentre, tornano le dannate nuvole, come direbbe Vasco, e capiamo di essere di nuovo nel bel mezzo del gioco più in voga dell’est Europa: "A caccia dello squarcio". Come sempre in questi casi alle volte va bene, altre meno bene. In alcune foto veniamo graziati, in altre il sole sembra prenderci in giro fino allo sfinimento.
Fatte col sole quelle che per fortuna erano più importanti (ad esempio coi segnali ad ala), Francesco ha un lampo di genio. Visto che il DM non ci calcola, perché non chiedere agli appassionati del posto? Instagram in tal senso si rivela strepitoso. Basta un post sul suo account con una richiesta di aiuto che si palesano due appassionati locali evidentemente molto addentrati nel "sistema".
In breve tempo abbiamo i dati di tutti i treni previsti e possiamo organizzarci al meglio. Ci mettiamo sulla linea che ha due merci con "Ludmilla" in arrivo in un posto decisamente aperto e con le nuvole che stanno sparendo tutte. Tutte tranne una, la bastarda che si palesa proprio mentre passa il treno. Qualche minuto di sconforto, poi arriva il secondo convoglio che stavolta è perfettamente al sole. Via così!
In quel momento non lo sappiamo ma questa è la foto che determina la "svolta" meteorologica. Da allora, infatti, il cielo si apre e tutto inizia a filare per il meglio, anche se le previsioni dicono il contrario. Fatto sta che il resto della giornata prosegue allegramente tra Alex Diesel con le "Hercules" e altre "Ludmilla" alla testa di merci dalle composizioni davvero "inspiegabili". Si tratta di misti di carri apparentemente senza senso, bisarche con cisterne e tramogge, per fare un esempio, roba che nel nostro Paese non si vede più da anni.
Con un buon risultato in tasca e la calma zen per questo sopraggiunta, torniamo a casa e vediamo le previsioni per il giorno dopo. Sarà bello fino alle 10, poi inizierà un remake del Diluvio Universale che si protrarrà anche per i prossimi giorni. Sapremo solo dopo che evidentemente queste previsioni sono state fatte guardando i fondi del caffè.
Pensando di avere poco tempo a disposizione ci alziamo, indovinate un po', alle 5.30 e alle 6 siamo già piazzati. In rapida successione, sempre grazie all’aiuto dei locali che ci danno una mano con Whatsapp, portiamo subito avanti la pratica "Ludmilla" con quattro ottime foto scattate in mezzo a paesaggi che sembrano usciti dalle favole.
In breve tempo le 10 sono arrivate ma nel cielo non c’è una nuvola! Sta accadendo la stessa cosa dei giorni precedenti ma al contrario, dovrebbe essere brutto ma è bellissimo. Inseguendo una "Ludmilla" ci troviamo così a Hirschau dove passando casualmente in stazione vediamo ferma una BR 294, appartenente a un Gruppo costruito negli anni '70.
Nonostante la stazione sia infinitesimale è presenziata e una domanda ci viene spontanea, questa macchina farà qualcosa? La risposta è positiva visto che è prevista una tradotta dal vicinissimo stabilimento che produce caolino situato a poche centinaia di metri di distanza.
Il tempo di prendere qualcosa da mangiare e di trovare un punto fotografico che la stessa si palesa davanti a noi con un convoglio composto da quattro tramogge e altrettante cisterne che seguiamo fino ad Amberg fotografandolo, tra l’altro, nel mezzo degli splendidi prati di colza.
Già che ci siamo, a pochi chilometri di distanza nei pressi di Nabburg c’è anche un’altra tradotta, questa volta con un treno di immondizia, per cui molliamo tutto e ci dedichiamo a lui col sole che non ci abbandona e ci permette, anzi, di aspettare comodamente il treno in un prato sdraiati con tanto di plaid. Mentre tutto questo accade continuano a transitare altri convogli tra i quali i più interessanti continuano ad essere gli Alex Diesel con le "Hercules".
Abbandonate per ora le tradotte con le BR 294, torniamo sulla linea di Schirnding dove è in partenza un merci verso Norimberga con una "Ludmilla" verde appartenente a una compagnia privata. La tratta non è eccezionale ma un posticino dove scattare una foto non eccelsa lo troviamo quasi a fine linea.
Di ritorno a Marktredwitz i nostri aiutanti tedeschi ci comunicano che c’è un merci con una "Ludmilla" DB Cargo che sta fermo in stazione pronto a partire e il posto migliore con la luce più calda è proprio nei pressi dello scalo dove ci rechiamo con estrema facilità per immortalare l’ennesima macchina di questo Gruppo.
Una giornata che doveva durare 4 ore è andata avanti per 14 quindi torniamo in albergo per riposare e al limite anche mangiare qualcosa perché il giorno dopo inizia il lento rientro che non sarà però privo di sorprese, nel bene e nel male.