Cantieri aperti sulla Rocchetta - Potenza, tratta finale della ferrovia che congiunge Foggia al capoluogo della Basilicata, per l’elettrificazione dell’intera linea a singolo binario che si snoda per 69 chilometri dal confine con la Puglia arrivando, attraversato il Vulture, fino al cuore della Lucania.

L’interruzione continuativa di esercizio attivata da RFI nelle scorse settimane (il trasporto è garantito da servizio sostitutivo in autobus) ha consentito a GCF S.p.A e all’azienda partner Ceprini Costruzioni Srl di completare le opere di cantierizzazione presso le stazioni che nei prossimi mesi serviranno da base logistica per i mezzi d’opera e i materiali impiegati e, anche, di avviare nel concreto i lavori che interesseranno la tratta nord, il primo segmento di 16 chilometri tra Rocchetta Sant’Antonio-Lacedonia e Melfi.

“A partire da Rocchetta - spiega l’ing. Paolo Lopez, Responsabile Ingegneria dei Sistemi Ferroviari presso GCF – sono iniziati i lavori di scavo e di getto dei blocchi di fondazione, alcuni sono già visibili, sui quali montate le piastre d’acciaio di appoggio, verranno posati i pali di sostegno che, attrezzati con le mensole, sosterranno la linea di Trazione Elettrica”.

Molte le specificità della linea ferroviaria che, risalente a fine ‘800, hanno comportato in sede di progettazione scelte e soluzioni tecnologiche ed operative di particolare complessità. Ad iniziare dalla presenza di numerose gallerie: 38 in totale, per una estesa complessiva di quasi 17 chilometri, circa un quarto dell’intero tracciato ferroviario.

Pensate e realizzate per la trazione a vapore devono oggi essere adeguate per poter contenere gli impianti tecnologici della linea di Contatto. “Per ricavare i necessari franchi elettrici - illustra l’ing. Lopez – tra volta della galleria e impianti tecnologici della linea TE si procederà, a seconda del caso, in tre distinte modalità. Per alcune gallerie, più alte, si opererà con interventi di snicchiatura: scalpellando aree specifiche della volta saranno ricavati i franchi elettrici necessari per gli elementi che compongono le sospensioni di nuova posa, come l’isolatore d’ormeggio”.

Per un secondo gruppo di gallerie sarà possibile recuperare i centimetri necessari intervenendo sulla massicciata e guadagnando così lo spazio utile per l’intervento. Infine, per un terzo gruppo di gallerie caratterizzate da una sezione estremamente ridotta sarà invece necessario ricorrere a un più consistente intervento di abbassamento dell’arco rovescio. “Due di queste – continua Paolo Lopez – si trovano nella tratta oggi in lavorazione. Per ottenere gli spazi necessari e le distanze canoniche per garantire l’isolamento dai 3000v la Ceprini sta provvedendo ad abbassare all’uopo il piano di base della galleria sul quale provvederemo a ricostruire massicciata e binario”.

Altra specificità della linea è costituita dalla presenza di viadotti storici che, realizzati in muratura, hanno comportato un’attenta, preventiva valutazione della resistenza delle arcate per poter ora procedere alla realizzazione delle opere di aggrappatura della palificata TE.

“Si è optato in questo caso per sostegni ad arco – chiarisce l’ing. Lopez – più idonei a preservare l’integrità estetica della struttura. Verranno posati in corrispondenza dei piloni in modo tale da sfruttarne la massima resistenza meccanica offerta dai piloni stessi”.

Intanto a sud di Melfi, presso la stazione di Rionero in Vulture, sono iniziati i lavori di bonifica puntuale dagli ordigni bellici, operazione preliminare alla realizzazione di una delle due Sottostazioni elettriche (l’altra sorgerà a Pietragalla) previste dal progetto.

Il cantiere di elettrificazione avanzerà da Nord a Sud per sezioni successive fino a raggiungere Potenza. Tra le opere previste, inoltre, due Cabine TE presso Rocchetta Sant’Antonio Lacedonia e Potenza Centrale (con costruzione di relative opere civili ad opera della Ceprini Costruzioni), la realizzazione lungo l’intera estesa della tratta di una dorsale cavi interrata con posa di cavi in Fibra ottica e in rame, modifiche all’impianto di segnalamento in modo da armonizzarlo con i nuovi sostegni TE e il rifacimento, nella stazione di Forenza, degli impianti LFM (Luce Forza Motrice) a servizio, tra l’altro, delle pensiline e dei marciapiedi.

Non mancheranno, al termine dei lavori, puntuali opere cosiddette “di mitigazione e ricucitura” della componente finalizzate a ripristinare l’integrità del paesaggio nelle aree interessate da interventi di nuova edificazione tramite piantumazione e posa di una varietà di “essenze vegetali arboree autoctone” adatte all’armonico inserimento nella flora locale.

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