Che siamo un Paese turistico è certo, che non si debba esagerare con le richieste lo è però altrettanto.
«Abbiamo chiesto che la denominazione della stazione di Pisa San Rossore venga modificata in Pisa San Rossore-Torre di Pisa».
Il Comune della città della torre pendente torna a chiedere a FS il cambio di nome della sua stazione più vicina a Piazza dei Miracoli a fini turistici, sia per motivi promozionali che di marketing.
Lo rende noto Il Tirreno secondo il quale da anni la richiesta è stata inoltrata e in alcuni momenti è sembrata essere accolta, ma poi non è cambiato niente.
L'occasione per rilanciare il tema è stato il debutto dell'Espresso Versilia di Treni Turistici Italiani che ha compiuto ieri il viaggio inaugurale per la stagione estiva 2024.
È in questo contesto che l'assessore comunale Dringoli ha sfruttato l'occasione per «confermare il rapporto di collaborazione tra Comune di Pisa e Ferrovie, e l'attenzione di quest'ultima al valore turistico di determinate linee ferroviarie.
Per quanto riguarda il nostro Comune è importante rimarcare l'importanza, da un punto di vista turistico, della stazione di Pisa San Rossore per la quale abbiamo chiesto che venga modificato il nome in Pisa San Rossore-Torre di Pisa».
Per l'assessore Pesciatini, l'Espresso Versilia «è una grande occasione che favorisce la conoscenza della cultura e delle nostre terre.
Direi che arrivare a Pisa in treno è un po' come rivivere una parte del celebre “Grand Tour” che ha caratterizzato la storia del nostro Paese».
Tutto bello, ma non facciamoci prendere troppo la mano.
Anche la storia ferroviaria conta. Non meno del turismo.
Se cominciamo a cambiare tutti i nomi delle stazioni ampliandoli con il monumento più vicino non ne usciamo più.
E non è comodo probabilmente per nessuno.