Incidente sventato per un poco venerdì mattina al porto San Vitale di Ravenna, dove per cause in corso d'accertamento un treno merci ha urtato un camion che attraversava al passaggio a livello della Sapir.
Fortunatamente l'impatto, verificatosi attorno alle 10.45 sulla Classicana, è avvenuto a velocità molto bassa, tanto che né il camionista né il macchinista hanno riportato traumi.
La strada è stata chiusa in ingresso e sul posto è giunta la Polizia locale di Ravenna, insieme alla Polizia di frontiera per gestire la viabilità, per capire cosa sia successo esattamente.
A denunciare l'episodio è stata, con una nota, la sezione ravennate di Sinistra Italiana: "Esprimiamo forte preoccupazione nonché vicinanza ai lavoratori, è l'ennesimo episodio grave sul lavoro che coinvolge le manovre ferroviarie della destra Candiano nel porto di Ravenna, anche se fortunatamente senza conseguenze gravi per i lavoratori.
La situazione dell'azienda regionale appartenente al gruppo Trenitalia Tper è peraltro preoccupante sotto diversi aspetti.
I dipendenti della Dinazzano Po non hanno visto rinnovato il contratto di secondo livello, ed il loro Contratto collettivo nazionale è quello degli Autoferrotranvieri, anziché quello ferroviario applicato ai loro colleghi di Mercitalia Shunting terminal, che lavorano in sinistra Candiano e che gestiscono congiuntamente in un ATI (associazione temporanea di impresa) tutte le manovra ferroviarie del Porto di Ravenna in capo all'Autorita del sistema portuale di Ravenna.
Inoltre i lavoratori sarebbero costretti in alcuni casi a fare turni alternati con solo 8 ore di riposo tra un turno e l'altro mettendo in seria difficoltà le capacità fisiche e i riflessi in un mestiere molto pericoloso".
"Riteniamo che questo non sia accettabile, tanto più nel contesto di un’azienda indirettamente partecipata dalla Regione Emilia-Romagna, che opera in un settore a concessione pubblica - concludono da Sinistra Italiana - È tempo che le autorità competenti rispondano alle richieste di incontro avute dai sindacati e ognuno per la propria parte contribuisca a risolvere queste problematiche.
Non è più ammissibile che nel Porto di Ravenna ci siano due realtà lavorative che svolgono le stesse mansioni, Dinazzano Po a Porto San Vitale e Mercitalia Shunting & terminal in Sinistra Candiano, ma con contratti, paghe e turnistica diversi, con il rischio di impatto negativo sulla sicurezza”.
Foto di Repertorio