Rete Ferroviaria Italiana ha pubblicato nei giorni scorsi il Piano Commerciale nella sua Edizione di Giugno 2024 che contiene informazioni piuttosto interessanti soprattutto per il comparto merci.

Alcune di queste, ve lo diciamo subito, sono piuttosto datate, riferendosi alla situazione del 2021, ma comunque degne di nota.

Iniziamo ad estrarre qualche dato per fare il punto sui traffici merci nazionali ed internazionali nel nostro Paese.

I volumi del traffico merci, nel 2023, ha finalmente raggiunto i livelli del 2003, dopo oltre 10 anni di lenta, ma costante risalita, arrivando alla soglia degli 80 milioni di treni*km.

Sono in costante aumento sia i traffici nazionali, che quelli internazionali.

Dal 2022 al 2023 i traffici internazionali hanno subito l’incremento maggiore

Per quanto riguarda i treni circolati, negli ultimi due anni si evidenzia una leggera diminuzione, in contro tendenza rispetto ai treni programmati.

La motivazione è da cercare, oltre alla complessità dell’organizzazione della catena logistica, anche nei tanti lavori di potenziamento dell’infrastruttura che il Gestore delle rete sta svolgendo nell’ambito del PNRR.

A seguito della modifica regolamentare che ha portato alla possibilità di far circolare treni merci con massa rimorchiata superiore a 1.600 t e inferiore a 2.500 t, le richieste delle IF per questo tipo di servizio sono in aumento.

Le limitazioni dovute agli assorbimenti sono monitorate dal gestore, che ha avviato un programma di potenziamento.

I merci internazionali

Nel 2021 il 41% dei treni/giorno ai valichi è transitato dalla Svizzera, il 38% dall’Austria, il 12% dalla Slovenia e il 9% dalla Francia.

Le destinazioni italiane maggiormente interessate dal traffico internazionale sono state Verona Quadrante Europa (10% del totale), Gallarate (10%), Novara Boschetto (9%) e Trieste Campo Marzio (9%).

Dalla Francia

Dalla Francia solo il 7% delle merci viaggia su ferro (2021).

Il valico di Ventimiglia interessa merci con origine/destinazione Nord Italia mentre da Modane le merci raggiungono anche il Sud Italia.

Da Ventimiglia le origini/destinazioni sono concentrate su dodici scali, quattro di questi hanno ciascuno un traffico superiore al 10% del totale.

Da Modane le origini/destinazioni sono invece 21 in totale, di cui solo 4 con traffico superiore al 6% del totale.

Dalla Svizzera

Dalla Svizzera ben il 72% (2021) delle merci viaggia su ferro. Dopo la crisi del 2009 (61%), grazie alle politiche del Governo federale, la percentuale continua a crescere.

Il valico di Luino interessa merci che hanno origine/destinazione limitrofa al valico stesso (Gallarate 82%).

Da Domodossola e da Chiasso invece le merci raggiungono anche il Centro Italia.

Da Domodossola le origini/destinazioni sono 24, solo tre di queste, hanno un traffico superiore al 5% del totale.

Da Chiasso le origini/destinazioni sono 41, 6 con traffico superiore al 5%.

Dall'Austria

Dall’Austria viaggia su ferro il 27% delle merci.

Dal Brennero le origini/destinazioni sono 25, solo quattro di queste hanno un traffico superiore al 5% del totale.

Da Tarvisio le origini/destinazioni sono 39, 5 con traffico superiore al 5%.

Dalla Slovenia

Dalla Slovenia viaggia su ferro il 5% delle merci.

La quasi totalità del traffico si sviluppa lungo i Corridoi Mediterraneo e Baltico-Adriatico.

Da Villa Opicina le origini/destinazioni sono 31, da Nova Gorica solo quattro.

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