Se non si ferma l'AV ci pensa l'Adriatica che anche ieri ha dato "spettacolo" e una volta tanto certamente non in senso positivo.
Cosa è successo
A creare il caos ci ha pensato l'Intercity 606 da Bari Centrale a Bologna Centrale che alle 8:45 circa ha comunicato la rottura del pantografo con ingombro della sagome TE anche del binario dispari.
In sostanza, il guasto ha fermato sia i treni a scendere che quelli a salire.
Protagoniste dell'accaduto le E.414 - nello specifico il treno era trazionato dalla coppia .128 e .149 - che ancora una volta, come molti macchinisti sanno, hanno mantenuto fede al loro soprannome di locomotive "gillette" coi pantografi che tendono, appunto, a tagliare la linea aerea più frequentemente di altri.
Sul posto sono giunti i tecnici per consentire la regolare ripresa della circolazione ma le operazioni sono state inevitabilmente molto lente.
Le ripercussioni
Dopo aver riattivato un solo binario, utilizzato a senso alternato, la problematica è stata risolta solo alle 17:50 con la chiusura dell'anormalità da parte di RFI.
Le ripercussioni sul traffico sono state devastanti.
I treni hanno infatti subito ritardi fino a 250 minuti, variazioni e cancellazioni.
In particolare a riportare le maggiori problematiche sono stati i collegamenti:
* FR 8814 Lecce (5:55) - Milano Centrale (14:30)
* FR 9806 Bari Centrale (6:35) - Milano Centrale (13:30)
* FR 8801 Venezia Santa Lucia (6:53) - Lecce (16:08)
* FR 8816 Lecce (7:00) - Venezia Santa Lucia (16:08)
* FR 8818 Lecce (8:04) - Milano Centrale (16:59)
* FR 8820 Taranto (9:16) - Milano Centrale (17:59)
* FR 8824 Lecce (9:58) - Milano Centrale (19:00)
* IC 603 Milano Centrale (5:25) - Lecce (16:51)
* IC 606 Bari Centrale (5:55) - Milano Centrale (15:30)
* IC 608 Lecce (6:23) - Bologna Centrale (15:00)
* IC 610 Lecce (8:20) - Bologna Centrale (17:00)
I treni Regionali hanno per contro subito limitazioni di percorso mentre sono state attivate corse con bus per i collegamenti Regionali tra San Vito Lanciano e Pescara.
Inutile dire che sono stati fermati anche tutti i pochi treni merci previsti lungo la tratta.
Una giornata letteralmente da dimenticare per una linea che troppo spesso incorre in problematiche che tuttavia, è giusto sottolineare, non sono sempre interne alla ferrovia.
Solo qualche giorno fa, per 48 ore, c'erano stati forti ritardi dovuti, infatti, a investimenti di suicidi.