Speriamo che ci sia due senza tre, una volta tanto.

Anche ieri la giornata sull'Adriatica è stata drammatica, sempre in tutti i sensi possibili.

L'agonia su questa linea è iniziata alle 11:50 sulla tratta Ancona - Pescara, quando la circolazione ferroviaria è stata sospesa tra Pedaso e Cupramarittima per il rinvenimento di un cadavere.

Le autorità competenti si sono recate subito sul posto per svolgere i necessari accertamenti ma è stato possibile riportare la tratta alla normalità solo alle 16:00.

Pesantissimi gli effetti sulla mobilità ferroviaria: rallentamenti fra 70 e 130 minuti per 6 treni Alta Velocità, fra 40 e 160 minuti per 4 Intercity, 2 limitati, fra 60 e 190 per 6 Regionali, 2 cancellati e 1 limitato.

Nel frattempo, dalle ore 12:00 sulla linea Rimini - Bologna, la circolazione ferroviaria è stata parimenti sospesa in prossimità di Cesena ancora una volta per il rinvenimento di un cadavere.

Anche in questo caso le autorità competenti si sono recate sul posto per svolgere i necessari accertamenti con il servizio che è tornato regolare solo alle 14:30.

Anche in questa circostanza inevitabili le ripercussioni sui treni in viaggio.

Rallentamenti fino a 100 minuti per 5 treni Alta Velocità, fino a 150 per 7 Intercity, fino a 50 per 10 Regionali (20 limitati e 4 cancellati).

Come se questo non fosse sufficiente dalle ore 14:35 sulla linea Rimini - Ancona, la circolazione ferroviaria è rimasta rallentata tra Rimini e Riccione a causa della presenza di persone non autorizzate in prossimità dei binari che ha comportato la riduzione precauzionale della velocità nel tratto interessato.

Dopo l'intervento da parte delle Forze dell'Ordine il traffico ferroviario è ripreso regolarmente, ma solo dopo le 15:20.

Ridotti ma non meno impattanti gli effetti sulla mobilità ferroviaria.

Rallentamenti fra 10 e 40 minuti per 3 treni Alta Velocità, 4 Intercity e 6 Regionali.