Dopo anni che che ne parliamo auspicando una soluzione, anche le alte sfere sembrano essersi accorte del problema, anche se i risultati non sono incoraggianti.

Le decine di migliaia di turisti e lavoratori che utilizzano l'aeroporto "Leonardo da Vinci" di Fiumicino non hanno modo di spostarsi verso Roma in treno dopo una certa ora.

Tra le 23.45 e le 5.30 chi si trova nello scalo, considerato il migliore in Europa, o si fa venire a prendere o deve utilizzare taxi o auto a noleggio, in ultimo affidarsi a Cotral.

Questo fa scopa con la mancanza di collegamenti oltre Roma Tiburtina i sabati, le domeniche e i festivi per tre ore durante la mattinata.

Aeroporti di Roma, tramite il capo dell'unità operativa infrastrutture Andrea Giordano, lancia l'allarme in vista del Giubileo: "Sta diventando quasi un'emergenza". 

La questione, come riporta oggi Roma Today, è emersa in una recente commissione mobilità in Comune, presieduta dal Pd Giovanni Zannola.

Giordano di Adr, società che gestisce l'aeroporto, ha fatto sapere di aver mandato una richiesta scritta alla Regione Lazio e a Rete Ferroviaria Italiana, del gruppo Ferrovie dello Stato.

"Ci sono 22 partenze tra le 5.30 e le 6.30 e 42 movimenti, sia partenze sia arrivi, tra le 22:30 e l'una del mattino.

Tutto ciò genera un flusso di passeggeri e operatori aeroportuali in aggiunta, una massa di persone che transita e che deve arrivare con una o due ore di anticipo.

A oggi questa mancanza di offerta è gestita un po' da Cotral e un po' con i nostri bus navetta, ma il servizio non è degno di un aeroporto internazionale". 

Il treno come mezzo preferito dai viaggiatori per spostarsi da e per l'aeroporto di Fiumicino ha acquisito sempre più punteggio.

A scoprirlo è la stessa Adr, che ha intervistato circa 3mila utenti al mese e ha scoperto che dal 2019 a oggi l'utilizzo è salito dal 25 al 35%.

La società ha chiesto di rimodulare gli orari dei treni regionali: una prima corsa alle 4-4.30 del mattino e l'ultima almeno all'1.30, con frequenza più dilatata di quella diurna e un arrivo non necessariamente a Termini, ma anche altrove come Ostiense: "Siamo molto spaventati per il Giubileo. Il Giubileo richiederà questo servizio".

Nonostante un pacato e franco confronto in commissione tra Giordano e il suo omologo di Rfi, Stefano Sberna, non si è arrivati ad alcuna soluzione. Anzi, si parla di vera e propria fumata nera. 

"Non ci sono margini per inserire ulteriori servizi nella parte notturna - ha replicato Stefano Sberna -.

Oggi l'ultimo treno parte alle 23.43. Oggi come Rfi su quella tratta siamo strutturati così: di giorno garantiamo il servizio mentre nella notte si svolge l'attività di manutenzione.

Per come siamo strutturati non ci sono margini per inserire ulteriori treni perché questo comprimerebbe le attività manutentive".

La soluzione al problema, hanno spiegato i tecnici di Rfi, potrà arrivare solo se e quando sarà raddoppiata la linea con nuovi binari.

Con buona pace di chi deve andare a casa o prendere l'aereo.

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